Una delle voci più belle che la musica italiana abbia mai espresso. Ornella Vanoni lo ha dimostrato una volta di più nel concerto pescarese tenuto al Marina di Pescara, nell’ambito di Estatica 2013. Ambientazione, intima, raccolta, quella del Porto Turistico. Ideale per ascoltare e apprezzare fino in fondo le sue interpretazioni. Le corde vocali della Vanoni e i cuori degli spettatori si sincronizzano immediatamente in una magica armonia, grazie alle note di classici immortali come “Senza fine”, “Tristezza”, “Domani è un altro giorno”, “Anima e core”, solo per citare alcuni dei momenti più alti della serata. Non solo emozioni in musica. Ornella Vanni regala anche riflessioni e spunti sull’attualità. Si confida col pubblico, accarezzando il cane che viene lasciato libero di scodinzolare sul palco. E così ricorda il dramma della disoccupazione e di giovani ragazzi che si tolgono la vita perchè senza un lavoro e senza speranze. Poi torna al passato e svela all’arena pescarese un piccolo grande segreto. C’è una canzone che tutti pensano fosse stata scritta per una ragazza. E che invece era dedicata alla madre del suo autore. A quel punto la Vanoni inizia a intonare “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco. E sono brividi che si aggiungono ai brividi della brezza marina.

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