Procede a tappe serrate l’iter della gara d’appalto bandita dalla Regione per la demolizione del complesso ex Cofa a Pescara. La commissione aggiudicatrice presieduta dall’ing. Pierluigi Caputi e composta dagli ingg. Vittorio Di Biase e Carlo Giovani – ha compiuto l’ammissibilità dal punto di vista amministrativo delle 55 offerte ricevute: di queste, 3 non sono state ammesse per carenze nella documentazione; 8 sono state ammesse con riserva e dovranno essere integrate entro 10 giorni, ai sensi della nuova normativa relativa alla sanatoria degli errori formali; 44 sono state ammesse. Lo step successivo consisterà nella valutazione delle integrazioni richieste e nell’apertura in seduta pubblica, prevista entro la prima metà di gennaio, delle buste contenenti l’offerta economica. Se la procedura per la demolizione procede a tappe serrate, restano aperti gli interrogativi circa il futuro urbanistico dell’area. Il Genio Civile, acquisendo il parere dell’Autorità di Bacino, come si ricorderà si è espresso negativamente riguardo l’eventuale costruzione di nuovi edifici nell’area, definendola a rischio di possibili esondazioni del fiume. Un parere impugnato dinanzi al Tar dall’ex giunta comunale di centrodestra. E l’udienza, che avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 4 dicembre, è stata rinviata al prossimo 12 febbraio su richiesta della nuova amministrazione guidata da Alessandrini. Obiettivo del Comune di Pescara è di fare in modo che nel frattempo l’Autorità di Bacino abbia elementi per rivedere il proprio parere, a seguito degli interventi di messa in sicurezza degli argini fluviali per prevenire i casi eccezionali.