Oggi saranno sul posto, pronti a vigilare ed eventualmente a protestare. I consiglieri del centrodestra pescarese hanno diffidato il dirigente delle attività Edilizie e produttive del Comune affinché blocchi il cantiere per la demolizione dell’Ex Cofa, che -secondo l’annuncio del Governatore D’Alfonso- inizierà i lavori proprio nelle prossime ore.
“Non siamo contrari alla demolizione, – spiegano i capigruppo Antonelli, Testa e Masci – ma la procedura adottata dalla Regione con l’assenso del Comune presenta un grave vulnus urbanistico che rischia di viziare una operazione che tutti abbiamo a cuore”. In particolare, si legge nella diffida, nella Conferenza di Servizi del 9 ottobre scorso “i rappresentanti del Comune hanno formalizzato posizioni e procedure urbanistiche e edilizie in probabile contrasto con il dettato normativo di riferimento alla sottozona B7 in assenza di strumento attuativo, e con l’articolo 9 delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore. In quel sito, secondo la normativa urbanistica vigente (e anche alla luce di un recente pronunciamento del TAR) si possono effettuare interventi soltanto di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ed è espressamente esclusa la demolizione con o senza ricostruzione di cui alla lettera G delle norme tecniche di attuazione. Non c’è altra strada – secondo il centrodestra – se non quella di bloccare una procedura foriera di grosse responsabilità per il Comune, e di tornare in Consiglio Comunale per modificare le norme. Che la demolizione dell’Ex Cofa sia una battaglia innanzitutto del centrodestra pescarese – è stato ricordato – è confermato da quanto avvenne nel 2013, con un accordo di programma già stipulato con la Camera di Commercio fatto saltare dall’ostruzionismo di chi adesso continua ad improvvisare – dal governo della città – e ad assecondare procedure viziate che avranno l’ulteriore grave effetto di rimandare i lavori all’infinito”.