video » Falsi alimenti biologici, perquisizioni a Pescara e Teramo

alimentibiologiciPerquisizioni anche in due aziende abruzzesi della Provincia di Pescara e Teramo, operanti nel settore della mangimistica per l’industria zootecnica, nella vasta operazione della Guardia di Finanza di Pesaro culminata con il maxisequestro di prodotti alimentari contraffatti o contaminati con pesticidi per un totale di 1500 tonnellate tra soia, mais e grano tenero ucraino falsamente certificati come biologici. 23 le persone iscritte sul registro degli indagati ed almeno una decina le aziende coinvolte su tutto il territorio nazionale, oltre all’Abruzzo, anche Marche, Emilia Romagna, Sardegna e Molise. Si tratta di alimenti ad alto contenuto Ogm a questi si aggiungono anche 30 tonnellate di soia provenienti dall’India e contaminate con pesticidi. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza di Pesaro e dagli uomini dell’Ispettorato repressione frodi del Ministero delle politiche agricole, e coordinata dalla Procura di Pesaro, ha consentito agli inquirenti di ricostruire tutta la dinamica: i prodotti, destinati al mercato zootecnico ed alimentare, venivano sdoganati a Malta da una società gestita da italiani e poi introdotti nel nostro Paese. Tra le società coinvolte anche alcune della Moldavia e dell’Ucraina che curavano l’approvvigionamento delle granaglie, e gli enti di certificazione ed analisi dei prodotti con sede a Fano e Sassari, di cui dovranno essere accertati ruolo e responsabilità. “Siamo riusciti ad interrompere un percorso molto pericoloso – ci ha riferito il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro il colonnello Francesco Pastore – perchè questi prodotti sarebbero finiti nella filiera del zootecnico con le conseguenze che voi tutti potete immaginare”.


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