Al processo Sanitopoli l’ombra delle perizie taroccate. Il collegio dei giudici vuole andarci fino in fondo e per la prossima udienza, quella di mercoledi, ha nuovamente citato in aula un test. Il colpo di scena questa mattina quando il presidente del giudici Carmelo De Santis ha segnalato la relazione della Guardia di Finanza di Chieti in merito alla copia di due fatture fornite al consulente della difesa Del Turco, in base alla quale queste sarebbero state alterate. Le fatture riguardano i lavori di gabbionatura della ditta Emoter a Villa Pini le cui foto sarebbero contenute  nella memoria della macchinetta digitale di Angelini dopo le famose foto che documentano la visita a Collelongo a casa Del Turco, in occasione della quale sarebbero state consegnate le tangenti in cambio delle ormai note mele. Il consulente della difesa Del Turco, Gloria, al fine di fissare un riferimento temporale, dedusse che, proprio in base a quelle fatture, le foto non potevano  essere state scattate dopo il novembre 2006, quindi un anno prima della visita a Collelongo, prova inconfutabile della inconsistenza delle accuse di Angelini. Tuttavia, gli agenti della Guardia di Finanza di Chieti, hanno invece scoperto che quelle fatture sono state “sbianchettate” nella parte riguardante l’oggetto, se questo fosse inequivocabilmente accertato, la consulenza rischia di essere invalidata. Dovrà, per questo, nuovamente presentarsi in aula mercoledì Filippo Colanzi, titolare della ditta che effettuò quei lavori, per fornire convincenti spiegazioni. Un Duro colpo per la difesa Del Turco che, proprio in virtù di questa perizia, già cantava vittoria dispensando commenti e dichiarazioni su pagine dei giornali e speciali Tv su note emittenti nazionali.

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