Forse non tutti sanno che con quelle voci e quelle mimiche che la trasformano di volta in volta in  Ornella Vannoni, Monica Bellucci, Mara Venier ma anche Albano e tanti altri lei , Emanuela Aureli, è anche pittrice nonchè poetessa : come dire un personaggio a tutto tondo davvero! Non si poteva, insomma, scegliere donatrice migliore di sorrisi e allegria per la festa Fidas, sigla che da sempre ci ricorda l’importanza della donazione di sangue: un anno importante in fatto di numeri quello salutato con la festa di Natale che ha visto protagonisti in primis i donatori abruzzesi e poi, lei, la brava Aureli mattatrice di una vera e propria festa. 30 anni di attività ,7000 donatori periodici, un percorso all’insegna della solidarietà in stretta collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’ospedale di Pescara occhio vigile su chi dona e chi riceve, sulla cosidetta tracciabilità di sangue, piastrine e plasma capaci tante e tante volte davvero di salvar vite. “Un gesto semplice ma prezioso -ha ricordato la presidente Anna Di Carlo – sinonimo di civilità e cultura del rispetto per chi meno fortunato ha bisogno di noi donatori!”. Quindi palco affidato alla travolgente Aureli ,sotto la direzione artistica di Davide Cavuti, per uno spettacolo che ha ben saputo coniugare allegria e ironia col tema della festa Fidas. La Aureli e l’Abruzzo? Un legame all’insegna di molti spettacoili, ma soprattutto delle vacanze estive spesso trascorse lungo la nostra costa come lei stessa ha ricordato.

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