Filò, anche Acerbo chiede la sospensione

filobus“Il fatto che il Comitato VIA regionale torni a occuparsi della vicenda della filovia conferma quanto abbiamo sostenuto a luglio, al momento della sentenza del TAR, cui erano seguite le diffide dei residenti e degli ambientalisti allo stesso Comitato. Il comitato VIA si è reso responsabile, sotto la presidenza del direttore Sorgi, di una serie di pronunciamenti la cui irregolarità è stata evidenziata non solo da noi, ma anche dai periti incaricati dalla Procura di Pescara e dalla stessa Unione Europea”. Parla così l’esponente di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, che aggiunge: “In quella sentenza il Tar respingeva ricorsi dei cittadini e del Wwf ma lo faceva mettendo in risalto il pasticcio surreale che caratterizza questo appalto milionario. in sintesi il tribunale amministrativo sentenziava che mancava un ‘provvedimento espresso concludente’ da annullare in quanto ‘le opere devono completare iter procedimentale che indica come passaggio lo screening per la VIA’. Infatti, come ampiamente chiarito dal Tar, dai periti della Procura e la stessa Unione Europea, l’opera si è andata realizzando senza prima essere stata sottoposta alla preliminare valutazione ambientale e il procedimento di Screening di VIA è stato avviato per intervento dell’Unione Europea (grazie a un esposto del Wwf!) quando i lavori erano già in corso. La procedura che doveva precedere l’inizio dei lavori sarebbe in ‘fase interlocutoria non conclusiva’ – aggiunge Acerbo – ma i lavori sono andati avanti con un notevole dispendio di risorse pubbliche per responsabilità della Gtm, della Regione e ovviamente del Comitato VIA Il paradosso – conclude Acerbo – è che nonostante sia evidente l’iter illegittimo il comitato VIA, presieduto per anni da Antonio Sorgi, ha lasciato andare avanti i lavori pur essendo l’opera priva del titolo autorizzativo”. Ricordiamo che Sorgi è ancora agli arresti domiciliairi per un’altra vicenda, l’inchiesta della procura aquilana sull’appalto da 2.4 milioni di euro per l’ampliamento del cimitero di Francavilla. Per l’accusa l’appalto sarebbe stato pilotato in favore di un’impresa predeterminata. Sorgi, dirigente della Regione, è accusato di turbativa d’asta e associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. I tribunale del Riesame ha appena respinto il ricorso presentato dal suo legale. 

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