video » Filovia: il WWF attende il comitato Via di domani

strada parco copiaIl WWF ha inviato l’ennesima diffida al Comitato CCR-VIA della Regione Abruzzo che domani esaminerà nuovamente la pratica relativa al progetto della flovia lungo la strda parco tra Pescara e Montesilvano. “Per l’Associazione ambientalista  é incomprensibile – ci spiega Augusto De Sanctis-  l’ostinazione dei vertici della GTM a non voler modificare un progetto le cui criticità sono state ormai ampiamente riconosciute, problemi che ora possono riflettersi anche sul secondo e sul terzo lotto se si pensa di andare avanti come se nulla fosse. Il necessario potenziamento del trasporto pubblico a Montesilvano, Pescara, San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare deve avvenire in maniera partecipata dai cittadini, contemperando l’interesse alla mobilità sostenibile con quello di avere spazi pubblici adeguati per la qualità della vita, e rispettando attentamente le norme comunitarie. Al contrario di quello che pensa la GTM – conlude il wwf in un lunghissimo e dettagliato comunicato stampa –  il cambio di percorso e una modifica del progetto attuale sul primo lotto è l’unico modo per poter cogliere questo obiettivo”.Il WWF, di fatto, è venuto a conoscenza di una lettera a firma dal Presidente della GTM che comprova l’esistenza di ulteriori 2 “lotti”, per i quali è addirittura già individuato il relativo percorso, con elettrificazione in alcuni tratti. La lettera, inviata ai Comuni di San Giovanni teatino e Pescara, è datata 15 marzo 2013, quando l’attuale procedura di assoggettabilità a V.I.A. era già in corso
“Sulla legittima richiesta da parte del Comitato alla GTM di fornire un’alternativa di percorso e/o di mezzo, presupposto fondamentale nelle procedure di V.I.A. al fine di confrontare pro e contro di diverse opzioni,- è sempre De Sanctis a parlare –  l’ing. Fabiani risponde che, essendo stato appaltato l’intervento, non esiste più la possibilità di cambiare il progetto. Ammesso e non concesso che si potesse procedere una V.I.A. a posteriori, Fabiani non si accorge che queste dichiarazioni annullano qualsiasi possibilità di recuperare l’attuale progetto. Infatti, ora il Comitato VIA non potrà certamente esprimersi positivamente in quanto la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea chiarisce che (comunque non per opere già realizzate) eventuali sanatorie devono avvenire eccezionalmente e “a condizione che tutte le alternative siano ancora praticabili e che la regolarizzazione in tale stadio procedurale consenta ancora al pubblico interessato di esercitare un’influenza effettiva sull’esito del processo decisionale” (sentenza 15 gennaio 2013, causa C-416-2010)..


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