Un mezzo pubblico che toglie spazio a pedoni e ciclisti. Il progetto della filovia Pescara-Montesilvano, così com’è, secondo il WWF, rappresenta un controsenso per la mobilità sostenibile. Per questo l’associazione ambientalista ha inviato un’articolata lettera agli enti preposti proponendo un diverso untilizzo delle ingenti risorse economiche impiegate per l’attuale progetto e indicando alternative utili per non perdere i finanziamenti. La filovia, dichiarano Augusto De Sanctis e Loredana Di Paola, è un’opera fortemente viziata e impossibile da sanare. Eventuali tentativi in questa diurezione acuirebbero soltanto lo scontro nelle aule della giustizia amministrativa, creando problemi anche al secondo e al terzo lotto in via di progettazione preliminare. Per questo l’associazione ha indicato agli enti pubblici tre soluzioni concrete per recuperare il finanziamento e impiegarlo in un progetto di trasporto pubblico ritenuto più idoneo: cambio di percorso (passaggio del veicolo sulla Riviera in sede propria previa chiusura parziale o totale della strada), eliminazione dell’elettrificazione dei tracciati e sostituzione del mezzo Phileas, ritenuto già obsoleto, con il più evoluto Citea Euro 6.

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