Foibe. 10 febbraio, il giorno del ricordo

foibe(di Federico Di Luigi) Oggi 10 febbraio è il giorno del ricordo di una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea , nascosta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche, le cosiddette foibe, per gli eccidi del maresciallo Tito e dal suo esercito, in nome di una pulizia etnica che aveva l’intento di annientare la presenza fascista e italiana non comunista in Istria e Dalmazia. Un esodo che vide 350mila italiani fuggire dalle proprie terre per sfuggire al destino di essere trucidati . Fra il 1943 e il 1947 migliaia di persone furono gettate vive o morte in queste gole. Un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione e del quale ancora oggi non si conosce esattamente il numero esatto delle vittime. La storiografia attuale stima tra gli 8000 e i 12.000 morti. Il fenomeno dei massacri delle foibe è da inquadrare storicamente nell’ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale. La legge del 30 marzo 2004 n. 92 all’art.1, comma 1, riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, ma anche per l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientaleQ. Numerose sono le iniziative in corso oggi in tutta la regione, volte a ricordare ma anche a far conoscere agli studenti, questa pagina oscura della nostra storia recente, e a stimolare gli strumenti critici necessari a guardare gli eventi tragici accaduti durante e dopo le due guerre mondiali con spirito libero, libero da pregiudizi e da ideologie razziste, nella convinzione che le guerre sono atrocità infinite e che la violenza dell’uomo sull’uomo va combattuta.

A PESCARA STRISCIONE DI FN SUL PONTE DEL MARE

“Io non dimentico”: è il testo di striscioni che Forza Nuova Abruzzo ha affisso a Pescara, sul Ponte del Mare, e in Val Vibrata, al bivio per Corropoli, in occasione del ‘Giorno del ricordo delle vittime delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmatà. “Con l’auspicio – scrive Marco Forconi – che le future generazioni rispettino questo ‘memento’ e continuino ad onorare un pezzo di storia che, per decenni, è stato volutamente dimenticato per imbarazzo da parte dei vincitori dell’ultima guerra

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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