video » Fondazione Tiboni, la Pescara “mancata”

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pescara fortezzaPESCARA – Una città che crea per poi dissipare. Le grandi opportunità che Pescara ha avuto per crescere e che sono state invece trascurate, svilite o addirittura annullate. La Fondazione Edoardo Tiboni e l’Istututo nazionale di studi crociani presentano dal Mediamuseum di Pescara un ciclo di cinque incontri su altrettanti episodi cruciali della storia della città adriatica. Dalla fortezza scomparsa al porto sepolto, una ampia riflessione sulla Pescara che poteva essere e invece non è stata. Si inizia venerdì 15 febbraio da “La piazzaforte di Pescara, tra memoria e oblio”. Si prosegue sabato 9 marzo con la storia di una geniale intuizione senza seguito di Zopito Valentini: la settimana abruzzese e la fiera campionaria del 1923. Sabato 6 aprile si parlerà di quella che al tempo fu la gara automobilistica più importante d’europa: la Coppa Acerbo. Il penultimo appuntamento sarà dedicato al difficile rapporto tra la città e i teatri. Dal Pomponi abbattuto al malconcio teatro D’Annunzio e al Michetti inutilizzato. Si chiude a maggio con il tema dei trasporti. Un aeroporto da potenziare, un porto che deve rinascere e poi la rete ferroviaria. Se un tempo era punto di transito della gloriosa Valigia delle Indie che dall’Inghilterra conduceva in oriente, oggi la città rischia di essere tagliata fuori dall’alta velocità. Una serie di incontri, quelli del mediamuseum, su un fenomeno tipico della pescaresità: la perpetua fuga in avanti, secondo una definizione di mario pomiilio. Con il vizio però di lasciare spesso  dei pezzi dietro di sé.


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