Al via stamani a L’Aquila il processo sulla tentata truffa da 12 milioni di euro sui fondi del sociale messi a disposizione dal Governo Berlusconi attraverso il sottosegretario Carlo Giovanardi. Sfilata di testimoni eccellenti chiamati a deporre dall’accusa. Il Pm Antonietta Picardi ha citato l’Arcivescovo Giuseppe Molinari, il Presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’assessore comunale al Welafare Stefania Pezzopane, il vice presidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis e il presidente della Confartigianato Abruzzo e Angelo Taffo.
Due gli imputati, Fabrizio Traversi (assente in aula oggi) e il medico aquilano Gianfranco Cavaliere.
Uscito di scena dalla vicenda invece, assieme al presidente di Eurispes Ferrigni, il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole, prosciolto da tutte le accuse (decisione impugnata dalla Procura) e ora divenuto teste a carico degli imputati. L’accusa di cui devono rispondere davanti al tribunale è quella di falso, in quanto «per avere un ingiusto profitto, avrebbero tratto in errore tramite raggiri, la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia ed il Commissario delegato per la ricostruzione al fine di ottenere inizialmente la somma di 12 milioni di euro, in seguito ridotta a cifre minori ma comunque dell’ordine di milioni di euro relativi ai fondi per il sociale». Il collegio giudicante del Tribunale dell’Aquila ha ammesso le costituzioni in giudizio della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Arcidiocesi dell’Aquila (per il solo imputato Traversi) ed il Comune di Torre dei Passeri (Pescara). Il Comune dell’Aquila ha deciso non costituirsi parte civile.

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