Guerra aperta in Forza Italia sulla campagna di tesseramento. A Pescara 3000 tessere sulle 3500 emesse contengono una singolare bollinatura: “Con Berlusconi ma non con Pagano”. Lo rinfaccia proprio al Presidente regionale del Partito, che aveva rimarcato la lentezza delle operazioni di tesseramento nel chietino il deputato Fabrizio Di Stefano. “I nostri militanti” –ha spiegato in una intervista al Tg8- “vogliono chiarezza sulla linea politica di Forza Italia in Regione. Mentre i nostri consiglieri fanno dura opposizione al centrosinistra all’Emiciclo, il nostro coordinatore provinciale di Pescara va scarrozzando il Governatore D’Alfonso con l’elicottero in giro per l’Abruzzo”. Anche il dibattito a livello nazionale è aperto sul tema dell’efficacia dell’opposizione a Renzi, con diversi esponenti forzisti abruzzesi molto vicini alle posizioni critiche di Raffaele Fitto, alla cui convention nel fine settimana a Roma ha partecipato il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo. Sullo sfondo c’è anche lo scontro sulla successione a Pagano alla guida del partito abruzzese. Dopo la sconfitta elettorale alle regionali, per lui è arrivata anche l’inatteso “tradimento” dell’ex Governatore Gianni Chiodi, in missione a Roma per chiedere di subentrargli. Se la potrebbe vedere, nelle prossime settimane, proprio con Di Stefano. E più che le tessere conteranno molto ancora i sondaggi e… l’umore del Cav.