Frana Villa Celiera: l’ombra delle trivelle?

frana villa celieraRestano ancora fuori casa le circa 40 persone, ospiti di parenti e amici, dopo l’evacuazione delle proprie abitazioni a seguito del movimento franoso che ha colpito contrada Vagnola nel comune di Villa Celiera.
Da giovedì scorso preoccupazione e sconforto scandiscono le giornate dei residenti, anche di quelli, come il signor Tonino, che, pur non essendo stato allontanato da casa, è costretto a lasciare la sua abitazione di notte, per ragioni di sicurezza. E quello che rivela al nostro microfono, ricordando il passato, suggerisce nuove e inquietanti interpretazioni sul movimento franoso.
“Prima, quando facevamo la trebbiatura, c’erano delle sorgenti”, dice, indicando la parte alta del costone montano, sovrastante contrada Vagnola. “Poi, da quando sono venuti quelli del petrolio, l’acqua è sparita”.
Il signor Tonino ci racconta di alcune operazioni effettuate una quindicina circa di anni fa, con sonde e pali nel terreno e relative esplosioni: la causa della distrazione delle acque sorgive potrebbe essere stata proprio quella. 

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