Gasdotti: i progetti in Abruzzo

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gasdotto tapTre nuovi grandi gasdotti per complessivi 217 km di tracciato potrebbero tagliare le campagne abruzzesi, passando accanto alle case di migliaia di cittadini. Tutto ciò nonostante i rischi connessi a queste infrastrutture, come dimostra la recente esplosione di Pineto, e senza tener conto che i consumi sono in netto calo. La denuncia arriva dal Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua.
“Sono nuove grandi opere ad uso e consumo dei profitti di chi le propone e del tutto inutili per gli Abruzzesi che già usufruiscono della rete di distribuzione. I territori di grandi comuni saranno attraversati per decine di chilometri; L’Aquila per 20,1 km, Teramo per 4,8 km, Chieti per 1,9 km, Sulmona per 10,9 km e Lanciano per 9,9 km”, si legge in una nota diramata dal Forum.
“I tre nuovi gasdotti sono stati inseriti, quasi clandestinamente e per decreto, nella Rete Nazionale dei Gasdotti senza che queste scelte siano assoggettate alle procedure che prevedono la partecipazione di enti locali e cittadini che sono obbligatorie in base alla direttiva sulla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Negli altri paesi europei da anni la rete delle infrastrutture di trasporto di gas e petrolio vengono assoggettate a queste norme che permettono la partecipazione dei cittadini. E’ una Rete Nazionale dei Gasdotti, disegnata esclusivamente sulla base delle richieste delle multinazionali, finalizzate a far diventare l’Italia una piattaforma logistica su cui far viaggiare il gas verso il Nord Europa. Infatti in Italia i consumi di gas sono letteralmente crollati in pochi anni. In Abruzzo siamo passati da 1.936 milioni di metri cubi del 2005 a 1.301 milioni di mc del 2013 (-33%) e per il 2014 le stime per l’Italia parlano di un ulteriore calo di quasi il 5% rispetto al 2013!”
Secondo il Forum dei movimenti per l’acqua, con il beneplacito del Governo nazionale e favorito spudoratamente dal decreto “Sblocca/Sporca Italia”, si attua un asservimento del territorio e dei suoi abitanti a logiche di profitto del tutto estranee agli interessi dei cittadini che, anzi, vengono beffati due volte, perché pagano in parte queste grandi opere inutili con la loro bolletta. “A loro i profitti, quindi, a noi rischi, impatto ambientale e costi”, denunciano dal Forum. “Basti pensare che due dei tre nuovi gasdotti che interessano l’Abruzzo sono della Gasdotti Italia, una società di proprietà di un fondo di investimenti internazionali con sede a Londra”.
“Nei documenti di queste aziende la strategia è chiara. I gasdotti servono per collegare i nuovi pozzi che vogliono trivellare sulle colline abruzzesi, allacciare i nuovi stoccaggi che sono in progetto (S. Martino sulla Marrucina e S. Benedetto del Tronto) e in cui saranno gestiti circa 700 milioni di mc di gas all’anno, per poi trasportare tutto verso il Nord Europa. Quindi questi gasdotti fanno parte del piano per trasformare l’Abruzzo in distretto minerario per gli idrocarburi previsto dal Governo Monti nella Strategia Energetica Nazionale.
A nostro avviso”, continua la nota del Forum, “il vero interesse per i cittadini è il controllo e la manutenzione costante delle reti esistenti per mitigare i rischi e migliorare i servizi e l’efficienza energetica. Si costruiscono nuovi mega-elettrodotti da centinaia di milioni di euro con i soldi delle bollette degli Italiani, ma al primo vento si piegano come fuscelli centinaia di tralicci esistenti, da quelli dietro casa dell’ENEL ai grandi tralicci TERNA, lasciando al buio centinaia di migliaia di persone per giorni. Si progettano nuovi grandi gasdotti e ne esplode uno esistente.
Per questo il Forum abruzzese dei Movimenti dell’Acqua chiede a Regione, province e comuni di opporsi a tutte queste opere che rispondono a una logica di vera e propria colonizzazione. A mero titolo di esempio, la Regione Abruzzo può bocciare in sede di Valutazione di Impatto Ambientale regionale il gasdotto Larino – Foggia. Ai cittadini proponiamo di attivare ogni forma di organizzazione dal basso per essere ancora più efficaci nelle azioni di contrasto contro questo piano di trasformazione del territorio abruzzese”, conclude la nota del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, che allega la scheda dei tre gasdotti in progetto.

GASDOTTO LARINO – CHIETI – PIANELLA
Proponente: Gasdotti Italia
Caratteristiche: diametro 60 cm, pressione di esercizio 75 bar
Lunghezza: 114 km totali di cui 87,3 km in Abruzzo
Comuni interessati in Abruzzo (tra parentesi la lunghezza del tracciato per comune): Cupello (12,2 km), Furci (0,3 km), Monteodorisio (3,1 km), Scerni (7,5 km), Pollutri (2,5 km), Casalbordino (3,9 km), Paglieta (7,0 km) Lanciano (9,9 km), Castel Frentano (3,0 km) Poggiofiorito (0,3 km), Orsogna (7,7 km), Filetto (3,7 km), Casacanditella (3,7 km), Bucchianico (9,8 km), Casalincontrada (0,4 km), Chieti (1,9 km), Cepagatti (2,9 km), Rosciano (5,6 km), Pianella (1,9 km).

GASDOTTO (E CENTRALE DI COMPRESSIONE) SULMONA – L’AQUILA – MONTEREALE – FOLIGNO
Proponente: SNAM
Caratteristiche: diametro 120 cm, pressione di esercizio 75 bar
Lunghezza: 169 km totali di cui 105,4 in Abruzzo
Comuni interessati in Abruzzo (tra parentesi la lunghezza del tracciato per comune): Sulmona (10,9 km), Pacentro (0,1 km), Pratola peligna (1,8 km), Roccacasale (3,1 km), Corfinio (3,3 km), Popoli (6,4 km), Collepietro (5,4 km), Navelli (7 km), Caporciano (2,2 km), S. Pio delle Camere (2,2 km), Prata d’Ansidonia (4,6 km), Fagnano alto (2,0 km), S. Demetrio dei Vestini (4,7 km), Poggio Picenze (2,8 km), Barisciano (2,9 km), L’Aquila (20,1 km), Pizzoli (4,9 km), Barete (2,9 km), Cagnano Amiterno (5,0 km), Montereale (13,0 km).

GASDOTTO TERAMO – ANCARANO – SAN MARCO
Proponente: Gasdotti Italia
Caratteristiche: diametro 50 cm, pressione di esercizio 75 bar
Lunghezza: 74,7 km totali di cui 24,3 km in Abruzzo
Comuni interessati in Abruzzo (tra parentesi la lunghezza del tracciato per comune): Teramo (4,8 km), Bellante (5,4 km), Campli (3,6 km), Sant’Omero (1,5 km), Civitella del Tronto (1,1 km), S. Egidio alla Vibrata (1,4 km), Ancarano (6,5 km).

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