Giornata dell’economia- Per il Cresa il 2015 è l’anno della ripresa

cresaIn un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate dal Cresa indicano per l’Abruzzo una flessione del Pil dell’1,8% in termini reali rispetto all’anno precedente (-0,2% l’Italia). Il 2015, di contro, si profila come l’anno della ripresa prevalentemente per l’area centro-settentrionale del paese che trae maggior vantaggio da un quadro esogeno più favorevole e che ha sùbito un minore deterioramento dell’attività economica negli anni di crisi. Questa la fotografia scattata dal Cresa all’economia, regionale e nazionale, filo conduttore di una giornata di studio presso la Camera di Commercio di Chieti.
Per l’Abruzzo, dopo sette anni di recessione, nel 2015 si cominciano ad intravedere leggerissimi e timidi segnali di una possibile ripresa a partire dal settore manifatturiero.
Nel 2014 la contrazione del Pil regionale è stata determinata dal contributo negativo di tutte le componenti della domanda interna, in particolare quella relativa agli investimenti fissi lordi (-1,1% rispetto al 2013), mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dello 0,2%.
Tra i settori di attività la situazioni di maggiore sofferenza ha investito soprattutto il comparto delle costruzioni (-5%; -3,8% la media italiana).
Sotto il profilo territoriale, il risultato del 2014 è stato influenzato, in particolare, dalla dinamica negativa della provincia di Chieti in cui il valore aggiunto si è ridotto del 2,2%. Nel 2014 in Abruzzo le forze  lavoro (544 mila) si sono ridotte dello 0,6% rispetto al 2013, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale (+1%). Quanto al mercato del lavoro: gli occupati si sono ridotti di circa 10 mila unità rispetto al 2013, raggiungendo le 476 mila unità (22 mila in meno rispetto al 2007); le persone in cerca di occupazione, passate da 62 mila a 68 mila, sono cresciute ad un tasso doppio (11%) rispetto al parametro nazionale (5,5%). Sotto il profilo settoriale, la perdita dei posti di lavoro si è concentrata nel settore delle costruzioni e nella componente del terziario genericamente denominata “altri servizi” con oltre 22 mila occupati in meno. Il calo delle imprese registrate ha riguardato, in particolare, l’agricoltura (-2,1%), le costruzioni (-2,6%) e le attività manifatturiere (-1,1%), non compensate dall’aumento dei servizi non commerciali (+1,4%), mentre il commercio non ha fatto registrare variazioni di rilievo. Per finire i dati relativi all’export abruzzese: la nostra regione ha mostrato una propensione superiore alla media nazionale ad esportare nei Paesi UE (74,5% contro 54,6%) e una minor quota di vendite nel resto del mondo, in particolar modo nel continente asiatico (5,9% contro 14,8%).

Sii il primo a commentare su "Giornata dell’economia- Per il Cresa il 2015 è l’anno della ripresa"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*