Vi ricordate le grandi piogge di maggio? Con l’ombrello sulla testa ci siamo consolati pensando ad un’estate lontana dal rischio siccità. Nulla di più illusorio, invece, perchè al primo accenno di gran caldo é già emergenza idrica, in particolare sulla costa abruzzese: Su Silvi e Montesilvano si registrano le prime interruzioni d’erogazione, ufficialmente per consentire ai tecnici Aca di svolgere dei lavori, ma l’eccessivo consumo di questi giorni per via delle temperature elevate ha indotto i responsabili dell’acquedotto ad effettuare le prime razionalizzazioni, con l’inevitabile disappunto anche per i primi turisti di stagione che hanno ricevuto al loro arrivo un bel “welcome in Abruzzo”.  Rubinetti a secco o a flusso alternato da oggi fino a lunedì su Via Verrotti e Via Vestina a Montesilvano, e a partire da lunedì fino a mercoledì dalle 20.30 alle 7.00 del mattino da Silvi Paese a diverse contrade anche nella zona marina. In piena emergenza da giorni anche interi quartieri a Vasto dove la Sasi ha annunciato a fasi alterne l’interruzione dell’erogazione per via di un sistema idrico che non é più in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione in crescente aumento. Arriva l’estate, torna l’emergenza idrica e scoppiano le consuete polemiche con l’associazione di consumatori Codici che annuncia indagini proprie per risalire alle reali ragioni di questi profondi disagi, ma che già fornisce chiavi di lettura, tra l’altro ben note: condutture fatiscenti con lavori di ammodernamento pressocchè inesistenti e di contro – denuncia Domenico Pettinari segretario provinciale Codici Pescara – il puntuale pagamento dei premi di risultato per diversi dirigenti dell’Aca, per non parlare di circa 250 mila euro di consulenze,  grazie ai contributi degli utenti che si sono visti aumentare le tariffe negli ultimi anni fino a circa 2 euro a metro cubo. Accuse rispedite al mittente dal presidente Aca Ezio Di Cristoforo che sull’emergenza  assicura interventi tempestivi con il recupero in questi giorni di 30 litri al secondo a Spoltore ed altri 60 a Bussi, mentre i tecnici sono già stati allertati in vista di ulteriori disagi che potrebbe crearsi se il clima continuerà ad essere cosi torbido.

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