Sono stati trovati morti i due alpini che si erano persi ieri durante una escursione sul Corno Grande, la cima più alta del Gran Sasso. Si tratta di due giovani pugliesi, Giovanni De Giorgi, 26 anni, di Galatina, e Massimiliano Cassa, 28 anni, di Corato, di stanza nella caserma “Pasquali” de L’Aquila. I loro corpi sono stati individuati in una zona impervia della Conca degli invalidi, nel versante teramano del Gran Sasso. I decessi sono stati accertati dal medico del Soccorso Alpino del CAI. Pare che i due alpini non fossero dotati di ramponi; sarebbero scivolati sul ghiaccio, precipitando in un dirupo profondo 200 metri, con diversi sbalzi di roccia, dalla via Normale in direzione Valle dei Ginepri. I due erano partiti ieri mattina per una escursione e non avevano fatto ritorno in caserma. Un amico che li aspettava, non vedendoli arrivare, si era recato a Campo Imperatore, aveva trovato la loro auto parcheggiata alla base della funivia ed aveva dato l’allarme. Le ricerche erano scattate già ieri sera con gli uomini del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza e della Forestale che si erano portati in zona.  Alle ricerche hanno partecipato una quindicina di persone. Tre elicotteri (del 118, della Forestale e dei Vigili del Fuoco) avevano allestito un campo base a Campo Imperatore.

In mattinata i famigliari dei due alpini, entrambi caporal maggiore del 9° reggimento dell’Aquila, giunti nella notte nel capoluogo abruzzese, sono stati ricevuti dai vertici del reggimento nella caserma. “E’ una grande tragedia, ci stringiamo tutti intorno alle famiglie. Erano due bravissimi ragazzi, motivati e preparati, orgogliosi della loro professione e di appartenere al corpo degli Alpini. Erano giovani esperti perché addestrati, non sappiamo cosa sia successo sul Gran Sasso dove erano andati per una escursione, in un momento di libertà dal servizio” – ha detto il tenente colonnello Pietro Piccirilli. I due militari, molto amici tra loro,avevano partecipato anche a missioni in Afghanistan.