Grandi Rischi in Appello: le motivazioni dei giudici. “De Bernardinis unico colpevole, diede informazioni fuorvianti”

latte mungitura mano-george-donnelly

BernardoDeBernardinisBernardo De Bernardinis, della Protezione civile, avrebbe rassicurato gli aquilani sulla non possibilita’ di una forte scossa sismica che invece vi fu il 6 aprile del 2009. E’ questa, in sintesi, la motivazione dei giudici della Corte d’Appello dell’Aquila che lo scorso 10 novembre, lo avevano condannato a due anni di reclusione (con sospensione) per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. In tutto gli imputati erano sette, tutti partecipanti alla runione del 31 marzo 2009 a L’Aquila. Gli altri sei imputati sono stati assolti, mentre in primo grado erano stati condannati a sei anni. “La condotta colpevole di De Bernardinis (all’epoca braccio destro di Guido Bertolaso) – scrivono i giudici – ebbe l’incidenza causale diretta nella formazione dei processi volitivi di alcune delle vittime poiche’ le stesse sono state indotte da tali affermazioni rassicuranti a ritenere che si trattasse di un favorevole fenomeno di scarico di energia e conseguentemente ad abbandonare le abitudini di cautela, restando nelle abitazioni, che crollarono per effetto del sisma”. La colpa Di De Bernardinis è identificata dai giudici nel contenuto di una intervista televisiva rilasciata immediatamente prima della riunione, ed ampiamente diffusa su tutti i media anche nei giorni seguenti. De Bernardinis commise un errore perché “come responsabile della comunicazione in quel frangente” non ritenne doveroso di chiarire che le affermazioni da lui fatte “non erano in alcun modo riconducibili agli scienziati della Commissione Grandi Rischi, e che anzi era emerso in sede di riunione che non si era affatto in presenza di ‘fenomeni favorevoli'”.

La Corte ha invece motivato le assoluzioni ritenendo che la pur imponente istruttoria dibattimentale non abbia consentito di raggiungere un sicuro convincimento di responsabilita’, trattandosi di “condotta esente da colpa con riferimento alla ‘valutazione’ e comunque inidonea ad integrare l’antecedente causale degli eventi”. La Corte ha inoltre ritenuto che la riunione del 31 marzo 2009 non risponda a nessuno dei criteri legali che valgono ad identificarla come riunione della Commissione nazionale Grandi Rischi. Solo tre dei partecipanti –ha rilevato la Corte- erano componenti effettivi della Commissione. “L’analisi di quanto effettivamente detto nel corso della riunione – proseguono i giudici della Corte d’Appello non consente di ritenere la sussistenza della condotta colposa relativa alla valutazione del rischio sismico”.

Sii il primo a commentare su "Grandi Rischi in Appello: le motivazioni dei giudici. “De Bernardinis unico colpevole, diede informazioni fuorvianti”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*