Grandi Rischi: la difesa attacca e i familiari delle vittime abbandonano l’aula

A processo Grandi rischi“Non giocate con le parole e con i morti” : è stato questo il passaggio – chiave dell’arringa dell’avvocato Marcello Melandri, difensore di Enzo Boschi, che ha scatenato profonda indignazione nei familiari delle vittime e nelle parti civili che, per protesta, hanno abbandonato l’aula. E’ successo ieri sera all’Aquila al termine della quinta udienza del processo d’appello alla Commissione Grandi Rischi, organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “La zona dell’Aquila è la più sismica d’Europa, secondo studi ufficiali, queste sono certezze” – aveva detto l’avvocato Melandri prima della frase polemica riferita da alcuni avvocati di parte civile, tra i quali Wania Della Vigna, dal momento che i giornalisti, sistemati in una stanza non vicina all’aula dove si svolgeva l’udienza, non hanno potuto assistere alla reazione sdegnata di avvocati e parenti. Tra questi ultimi erano presenti Vincenzo Vittorini, consigliere comunale dell’Aquila, Massimo Cinque e Maurizio Cora. In primo grado i 7 scienziati erano stati condannati a 6 anni di reclusione con l’accusa di avere falsamente rassicurato i cittadini aquilani e sottovalutato il rischio sismico al termine della riunione del 31 marzo 2009, a 5 giorni dal tragico terremoto. La conferma della condanna era stata richiesta dal Procuratore generale Romolo Como che, nella sua replica, è stato durissimo sia con gli avvocati della Difesa che con quelli dello Stato. Tensione che sale, dunque, in vista della sentenza prevista per il 10 novembre.

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