Grandi Rischi, parti civili si oppongono all’archiviazione

milo vallone

AQ Commissione Grandi Rischi copiaIl rinvio a giudizio per il capo del Dipartimento della Protezione Civile all’epoca del sisma, Guido Bertolaso, non mette pace nella vicenda del processo alla Commissione Grandi Rischi, l’organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri condannato in primo grado il 22 ottobre 2012 per omicidio colposo e lesioni colpose, con l’accusa di aver rassicurato gli aquilani e sottovalutato il rischio di forti terremoti nella riunione con 7 esperti del 31 marzo 2009, a 5 giorni dalla scossa distruttiva del 6 aprile. Una sentenza poi ribaltata in secondo grado il 10 novembre scorso, quando la Corte d’Appello ha assolto sei imputati su sette. Il rinvio a giudizio per Bertolaso, depositato qualche settimana fa dal sostituto procuratore Romolo Como, contestualmente al ricorso in Cassazione contro la sentenza d’Appello, aveva aperto un fronte di speranza nelle famiglie delle vittime dei crolli del sisma a L’Aquila. Ma, esattamente a sei anni dal giorno in cui a Commissione si riunì nel capoluogo stressato da uno sciame sismico che durava da mesi (era il 31 marzo del 20099, proprio questa mattina l’avvocato di alcune delle parti civili, Wania Della Vigna, ha depositato al tribunale dell’Aquila l’opposizione all’archiviazione riguardo alla posizione di Guido Bertolaso, rinviato a giudizio in cooperazione colposa con la Commissione grandi rischi. “Non si condivide la scelta della Procura generale” – commenta Wania Della Vigna. La verità storica su quanto accadde a L’Aquila prima e dopo la riunione della Commissione Grandi rischi, è ancora tutta da ricostruire.

(di Marianna Gianforte)

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