Grippo: “Via la patente agli ultraottantenni”. Che non ci stanno: “Sappiamo guidare!”

magooUna frenata e poi il rumore dell’impatto dell’auto contro l’ingresso del Cup, il centro di prenotazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. E’ di un paio di giorni fa il curioso incidente, che poteva trasformarsi in tragedia, di cui è stato protagonista un pensionato di 80 anni il quale ha perso il controllo della sua auto, finendo contro uno dei servizi più affollati dell’ospedale cittadino. Una vicenda che ha aperto un dibattito, con la proposta secca del comandante dei vigili urbani dell’Aquila, Ernesto Grippo, di ritirare la patente al compimento dell’ottantesimo anno di età. Un’idea, però, che non piace ai diretti interessati. Si sentono – e molto spesso lo sono – più attenti e lucidi di tanti giovani automobilisti. Alla proposta di Grippo fa da contraltare il parere di Giordano Biserni, dell’associazione Amici Polizia Stradale, che sottolinea un altro aspetto: quello di conciliare la sicurezza stradale con le esigenze di persone che hanno la necessità di “raggiungere luoghi nella vita quotidiana”: farmacie, supermercati, studi medici. Come è possibile conciliare i due aspetti? Per Biserni basterebbe limitare la validità della patente non solo nel tempo ma anche nello spazio, limitando la guida degli utraottantenni all’interno del territorio provinciale”. Una soluzione che, per Grippo, non risolve il problema, perché “dopo gli 80 anni è difficile valutare le condizioni psico-fisiche di una persona, mentre è ormai chiaro che i tempi di reazione, in tarda età, sono meno efficienti”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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