Guardia di Finanza: “Nella ricostruzione la mala c’è”

ADMO trapianto

A GdF(di Marianna Gianforte) “La ricostruzione del post terremoto all’Aquila è a rischio di infiltrazioni malavitose. Come quelle del clan dei Casalesi, che ha fiutato l’affare delle provvidenze pubbliche”. A dirlo è il comandante regionale della Guardia di Finanza Abruzzo, il generale di brigata Flavio Aniello, che questa mattina ha tenuto un incontro con la stampa in occasione del 241esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Aniello ha ricordato che “i controlli sono stati sempre molto pressanti e i risultati investigativi lo dimostrano, ma posso assicurare che per il futuro saranno ancora piu’ stringenti soprattutto in relazione ai fondi che dovranno arrivare”. Molta attenzione sarà, inoltre, posta sulla ricostruzione privata grazie anche alla nuova legge in fase di conversione. Inoltre, Aniello ha annunciato di aver “chiesto a Roma un piano operativo che riguarda, per l’appunto, il tema della ricostruzione”. La “mala gestio” nel campo degli appalti dl cratere sismico, soprattutto quelli privati, ha detto il generale, “esiste dove ci sono fondi statali che attirano coloro che non hanno scrupoli nel violare la legge. E a volte – ha aggiunto il Comandante della Finanza – registriamo anche il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche tramite fenomeni concussivi o corruttivi”. Nel tracciare il bilancio dell’attività operativa delle Fiamme Gialle in Abruzzo nel corso dei primi 5 mesi del 2015, il Comandante della Guardia di finanza ha parlato di un “trend positivo che conferma il buon lavoro svolto nel corso del 2014″. Gli obiettivi che persegue il Corpo sono, in particolare, il contrasto dell’evasione (soprattutto quella di massa) e della elusione fiscale (soprattutto quella interpretativa e con carattere di transnazionalità); la tutela della fiscalità dei giochi e del corretto esercizio del gioco amministrato, legale, consapevole e responsabile; il contrasto delle frodi nel settore delle accise a difesa dell’erario, ma anche degli utenti finali; il contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica, in tutte le sue numerose declinazioni (incentivi, previdenza, assistenza, appalti, corruzione), per il recupero di risorse economiche da destinare al rilancio dell’economia; il contrasto della criminalità economica e finanziaria, per sottrarre la disponibilità dei beni che costituiscono il profitto, il prezzo o il prodotto di reati precedentemente commessi; la tutela dei prodotti destinati al consumo, troppo spesso alterati o contraffatti nei segni distintivi; il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, in mare e sulle montagne.”Illeciti – ha affermato il generale Aniello – affrontati con capacità trasversali proprie del Corpo, unico Organo di polizia giudiziaria con competenze amministrative specialistiche in campo tributario. Un’azione essenziale – ha aggiunto nel suo discorso – che consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano in osservanza delle leggi e le cui prospettive di crescita sono compromesse da chi svolge attività illecite e in nero”.

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