Non rinnovare il servizio di guardia medica nella maggior parte dei comuni montani del teramano e’ “Un ulteriore colpo letale al diritto alla salute dei cittadini residenti in quei territori”. Lo afferma il consigliere provinciale Mauro Sacco (IDV): “Se si pensa che più di un anno fa i comuni montani hanno già dovuto assistere al taglio del 118, ridotto solo alle ore diurne e senza medico a bordo dell’ ambulanza – così si legge in un comunicato – e a ciò si aggiunge questa ulteriore privazione siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo di scippo del diritto alla salute di questi cittadini. É facile riempirsi la bocca del quasi rientro del debito della Sanità da parte di Chiodi e dell’ ex (si fa per dire) assessore alla Sanità Venturoni, se poi tutto questo si riverbera ineluttabilmente sulla pelle dei poveri cittadini delle zone montane già ampiamente vessati e bersaglio di uno storico retaggio negativo economico-sociale”.
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