GUBBIO – Il Teramo non si ferma più: gioca da grande squadra, va sotto nella prima parte  ma senza perdere il controllo delle operazioni e poi dilaga con la solita coppia d’oro Lapadula – Donnarumma. Finisce 4-1 per i diavoli sempre più lanciati verso la B a suon di prestazioni da 8 in pagella con Amadio padrone del centrocampo e Di Matteo a suo agio nel ruolo di mezz’ala. Una squadra che gioca a memoria eseguendo alla perfezione il credo calcistico di Vincenzo Vivarini e che si coccola la coppia d’attacco più forte di tutta la lega pro capace di concretizzare sempre e comunque. 3 5 2 il sistema di gioco con la novita Di Matteo interno di centrocampo e Masullo sulla corsia di sinistra. Nei tre di difesa conferma per Caidi e Perrotta ai lati di Speranza. Dirige Guccini di Albano Laziale. La prima parte dei primi 45′ ha un tema tattico ben definito. Il Teramo fa la partita ma i padroni di casa sono molto abili ad attendere e ripartire e con Esposito e Mancosu sugli esterni mettono paura. In apertura è bravo Tonti su Marchionni, poi ci pensa Speranza a disinnescare Mancosu in scivolata. Ma al 18° ecco il vantaggio rossoblù. Fa tutto Mancosu che punta Perrotta e poi lascia partire un sinistra che merita solo gli applausi. Il Teramo non si scompone, Amadio è il direttore di un’orchestra che suona un calcio bello e propsitivo. Minuto 37 Iannarilli si supera su Lapadula e sugli sviluppi dell’angolo Masullo crossa, Lapadula fa la sponda e Donnarumma insacca. Neanche quattro minuti ed arriva il vantaggio. Fa tutto Gianluca Lapadula: recupero palla su Esposito e poi sinistro in corsa perfetto. Rimonta completata e con merito. Ripresa. Di Matteo esalta ancora Iannarilli che è strepitoso sul numero setto abruzzese poi Esposito si becca il secondo giallo e lascia il Gubbio in 10. Acori prova la carta Regolanti ma il Teramo è padrone del campo e il grande ex Donnarumma al 16 regala una chicca da applausi a scena aperta. Destro a giro e partita chiusa. Regolanti perde la testa e prende il rosso, il Teramo passeggia e arrotonda il risultato al 27°. Lapadula si procura un rigore che Mirko Petrella trasforma con freddezza. E ci sarebbe spazio anche per la cinquina in pieno recupero ma la traversa non è d’accordo e respinge la bordata di Lapadula. Finisce 4-1, vittoria netta e meritata per unTeramo che merita solo applausi a scena aperta.

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