Immigrati: Guobadia Cgil, quando diventano business

guobadia1“C’è chi lo fa col cuore e chi, invece, pensa di sfruttare la situazione a proprio vantaggio”. Le parole di Patrick Guobadia, responsabile Migranti della CIGL, sono chiare e dirette circa il business che, non di rado, a suo avviso, si attiva attorno all’arrivo dei migranti nelle strutture di accoglienza. “Si fa presto a dire che a ogni immigrato vanno 30 euro al giorno. Sono solo 2 euro, 2 euro e 50 – precisa Guobadia – il resto finisce a chi gestisce le strutture che, non sempre, sono all’altezza della situazione”. Guobadia chiarisce che il sindacato si sta muovendo e si rivolgerà alle Prefetture e alla Regione stessa per monitorare la presenza dei profughi in Abruzzo (solo in provincia di Pescara al momento sono 138), perché la situazione è difficile e si va verso l’emergenza”. La CGIL organizzerà una manifestazione per le vittime dell’ultimo naufragio ma il rappresentante dei migranti chiede di svegliare le coscienze perché: “E’ facile dire tornate a casa vostra. Loro fuggono dalle terre d’origine per motivi ormai noti, e ci sono anche tanti Italiani che oggi, a causa della crisi, stanno scappando in Inghilterra, in Francia, in America. Cosa dovremmo fare allora? La Terra è di tutti. So che è un periodo difficile per tutti, ma sono proprio le fasce più deboli a rimetterci”. Guobadia poi, ricorda che proprio l’Occidente ha sfruttato ampliamente il territorio africano: “Io sono nigeriano e la Nigeria è un paese ricco, non vi chiedete perché si scappa anche da lì?”

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