PESCARA – Processo “Housework” agli sgoccioli. Ancora un paio di udienze prima di giungere alla sentenza prevista per metà febbraio. Questa mattina le arringhe difensive di tre imputati, tra cui l’ex responsabile dell’area tecnica del Comune di Pescara, il geometra Giampiero Leombroni difeso dall’avvocato Vincenzo Di Girolamo. Il 21 gennaio sarà, poi, la volta dell’avvocato Marco Spagnuolo in difesa di Guido Dezio, mentre il 28 l’intervento più atteso, quello dell’avvocato Giuliano Milia per l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso. Tornando a Leombroni in circa due ore di arringa, il suo avvocato Di Girolamo, ha ripercorso tutta l’attività professionale del suo assistito sia in qualità di dirigente comunale che di funzionario per conto dei Toto. Ebbene, per quanto riguarda proprio il presunto coinvolgimento dei Toto, Di Girolamo ha messo in evidenza le contraddizioni dell’accusa sul modo con il quale Leombroni avrebbe nel 2006 predisposto una gara d’appalto per la riqualificazione delle aree di risulta favorendo la partecipazione del gruppo Toto. Non si era ancora espletata la prima gara poi andata deserta – ha precisato Di Girolamo – come mai avrebbe potuto Leombroni già operare pe rla seconda? Si é poi parlato di altre vicende come la ristrutturazione dei marciapiedi sulla Riviera Nod, lavori svolti d’urgenza con la stagione estiva alle porte, grazie a fondi risparmiati dal Comune per altre opere pubbliche e comunque convocando una rosa di 8 ditte. Così come peri lavori di manutenzione straordinaria della Nave di Cascella dove lo scorporo tra la fornitura di un marmo specifico richiesto dal maestro Cascella e la posa in opera era necessario e non illegittimo come ritenuto dall’accusa. L’attività di Leombroni sempre lineare e nel pieno rispetto delle regole – ha detto ancora Di Girolamo – nel periodo in cui ha lavorato per il Comune di Pescara si é occupato di circa 400 opere pubbliche facendo operare nel territorio ben 112 ditte senza favorire nessuna in particolare. Leombroni è estraneo anche dal reato associativo secondo il suo legale, che ha ricordato la testimonianza di un imprenditore, vittima della presunta associazione a delinquere, il quale ha sottolineato la correttezza e l’onestà di Leombroni. Per il geometra chiesta l’assoluzione da tutti i capi d’imputazione perchè il fatto non sussiste.

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