Montesilvano: I rapinatori “vittime degli strozzini”

rapinatoreMontesilvanoPiena confessione come altrimenti non sarebbe potuto essere, visto che sono stati arrestati in flagrante, i rapinatori catanesi in trasferta sabato a Montesilvano per rapinare l’ufficio postale di Corso Umberto, hanno risposto a tutte le domande del Gip Bozza, questa mattina, prima al carcere di S.Donato dove é rinchiuso Mario Giorgetti e poi al reparto penitenziario dell’Ospedale Civile, dove é piantonato Massimiliano Pafumi, rimasto ferito dopo il conflitto a fuoco scaturito durante la fuga. In particolare Giorgetti ha riferito di essere nelle mani degli strozzini e di avere il vizio per le slot machine, questo lo ha indotto ad organizzare la rapina insieme al suo complice Pafumi. Già alle spalle diversi precedenti specifici, i due si sono resi protagonisti di almeno altri 4 episodi sempre in Abruzzo, da qui il sospetto che abbiano un basista, ma questa é un’ipotesi che hanno entrambi escluso, é stata una loro decisione autonoma quella di venire a Montesilvano, direttamente da Roma con un auto a noleggio. Sabato mattina, poi, intorno alle 5.00 hanno deciso di rubare la Fiat Stilo parcheggiata proprio nei pressi delle Poste. Ad assistere all’interrogatorio l’avvocato d’ufficio Luca Pellegrini, mentre i legali dei due, Salvatore Pappalardo e Belinda Zisa, da noi raggiunti telefonicamente a Catania, sono rimasti in sede perchè – ci confidano – la Procura non li avrebbe avvisati degli interrogatori di garanzia, il cui svolgimento – dicono ancora – lo hanno appreso da noi – il mio assistito, a quanto ho accertato – ci spiega Belinda Zisa – si é soltanto divincolato dalla presa del carabiniere e non ha risposto al fuoco, anche perchè armato di una semplice pistola giocattolo, ma certamente il carabiniere non poteva saperlo ed è stato costretto a sparare”. L’arresto, ovviamente, é stato convalidato per entrambi, mentre a giorni dovrebbe arrivare anche una sentenza di cassazione per altre rapine messe a segno per una pena di cinque anni che diventerà, dunque, esecutiva.

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