PESCARA – Ci sono state diverse segnalazioni, tutte più o meno condensate nell’area Chieti – Pescara. Qualcuno lo ha visto in bicicletta, qualcun altro lo ha visto su un camper bianco con il tetto verde (come quello in suo possesso). Ma nessuna certezza, soprattutto nessuna indicazione concreta. Così Roberto Di Santo, il 58enne di Roccamontepiano, resta uomo libero. E’ ricercato attivamente dai Carabinieri dopo gli attentati di Villanova di Cepagatti e di Chieti; soprattutto dopo quest’ultimo (l’auto della sorella incendiata davanti al tribunale) la soglia di attenzione si è alzata, rapportata alla gravità dei reati dei quali deve rispondere : tentata strage, incendio doloso e danneggiamento aggravato.
Parallelamente alle indagini va avanti anche il countdown sulla sua possibile resa, così come annunciato in un messaggio video diffuso su YouTube l’8 gennaio. Dieci giorni di tempo concesso agli investigatori per farsi catturare, poi si sarebbe consegnato. Ed è quello che sperano familiari e conoscenti, meravigliati del suo modo di agire, giudicato assolutamente inaspettato, oltre che pericoloso. Venerdì 18 è dietro l’angolo, se manterrà la parola. Sicuramente meglio arrestarlo prima.
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