REDAZIONE- È ufficialmente terminata l’esperienza di ZEMAN a CAGLIARI. La notizia era già nell’aria da un paio di giorni. Solo due vittorie nelle prime 16 partite del massimo campionato, nessuna al “SANT’ELIA” dove l’undici rossoblu era riuscito ad imporsi, ai rigori, ma in TIM CUP contro il MODENA. Giovedi scorso il ko interno ad opera della JUVENTUS. In quella partita, il tecnico boemo aveva totalmente rinnegato il suo credo adottando un 4-4-2 con 4 centrali schierati nel reparto arretrato e un difensore, BALZANO, avanzato sulla linea mediana. ZEMAN lascia l’undici rossoblu al terzultimo posto con 12 punti. Per la sostituzione, si fanno i nomi di ZENGA e REJA. E così dopo l’infausta avventura sulla panchina della ROMA( stagione 2012-’13), termina prematuramente anche l’esperienza in terra sarda. E pensare che il giorno del “vernissage”, a CAGLIARI, erano presenti ben 10 mila tifosi. Dopo la trionfale cavalcata promozione alla guida del PESCARA, è andato tutto storto al boemo. Ma la sua “fuga” è stata anche una sorta di maledizione nel cammino dei biancazzurri. Sarà un caso, ma dal giorno dell’addio del boemo, a PESCARA è stato, sul piano dei risultati, solo un succedersi di eventi non propriamente esaltanti.