Dirty Soccer: Di Giuseppe non parla

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Campitelli e Di GiuseppeDirty Soccer: il Ds del Teramo, Marcello Di Giuseppe ascoltato presso gli uffici della Squadra Mobile a Catanzaro, per oltre due ore, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Dopo oltre due ore di confronto con i Giudici il D.s. del Teramo Calcio, Marcello Di Giuseppe, ha lasciato gli uffici della Squadra Mobile di Catanzaro dove sono iniziatri gli interrogatori delle persone coinvolte nella presunta combine dell’incontro Teramo-Savona.  Il dirigente biancorosso, come è noto ormai, è stato convocato dalla Procura calabrese nell’ambito dell’inchiesta denominata Dirty Soccer sulla presunta combine della gara con il Savona. Da quanto si è appreso, Di Giuseppe, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Libera D’Amelio, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Chi invece, avrebbe risposto alle domande  del vice capo della Mobile, Angelo Paduano, è Marco Barghigiani, Ds del Savona. Sempre oggi è stato ascoltato l’ex calciatore del San Paolo Padova, Davide Matteini, il quale avrebbe deciso di fornire spontanee dichiarazioni agli inquirenti.  Il Ds teramano è indagato, lo ricordiamo, insieme al Presidente del Teramo, Luciano Campitelli, che sarà ascoltato venerdì prossimo. Secondo quanto ricostruito dalla Dda di catanzaro, il Ds dell’Aquila calcio, Ercole Di Nicola, “ricevuto incarico da Campitelli e Di Giuseppe anche attraverso la mediazione di Matteini offriva denaro o altra utilità o vantaggio, si legge nel dispositivo, a due calciatori del Savona, Marco Cabeccia e Alessandro Marchetti, affinchè, alterassero le proprie prestazioni calcistico-agonistiche a favore della squadra avversaria del Teramo, offerta che però, si legge sempre nell’avviso di garanzia, veniva rifiutata dai due calciatori. A questo punto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati avrebbero intrappreso un’altra strada. Con l’intermediazione dell’allenatore del Barletta Corda e di Giuliano Pesce avrebbero promesso 30 mila euro a barghigiani, Ds del Savona, che “accettava e si faceva latore della proposta corruttiva con altri calciatori del Savona, allo stato non identificati, affinchè, la squadra del Savona uscisse sconfitta. Con i tre punti ottenuti nella gara, lo ricordiamo, il Teramo aveva conquistato la matematica promozione in Serie B.

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