Il naufragio dell’Utopia: quando gli emigranti eravamo noi

furto in abitazione

naufragioutopiaC’è stato un tempo non troppo lontano in cui gli emigranti eravamo noi. Ed eravamo noi italiani a morire annegati tra atroci sofferenze, prigionieri di una nave colata a picco a causa di un errore umano. Accadde il 17 marzo 1891: 562 italiani morirono nel naufragio della nave Utopia, il cui nome, il “nessun luogo” come da etimologia, pareva un presagio più che un auspicio per tanti emigranti in cerca di una vita migliore. Il naufragio si consumò nelle acque di Gibilterra, nella rotta che doveva portare il piroscafo a New York. I passeggeri totali erano 880 tra uomini, donne e bambini. Il capitano sbagliò la manovra d’avvicinamento al porto scontrandosi con una nave militare inglese. L’uomo non abbandonò la nave ma sopravvisse al disastro.

La Utopia veniva utilizzata fin dal 1882 come mezzo di trasporto destinato agli Italiani, soprattutto Abruzzesi, Calabresi e Siciliani, che cercavano una vita migliore in America. “La ferita più profonda inferta a questi emigranti non fu tanto quella che ne causò la morte, quanto la fredda dimenticanza per la loro triste storia, che li fece simbolicamente annegare una seconda volta nell’indifferenza”, scrive Marino Valentini autore del libro ” Il naufragio dell’Utopia, il Titanic degli Abruzzesi dimenticati”. Persero la vita quindici contadini di Fraine, piccolo centro del Vastese, che avevano inseguito il sogno americano, ma c’erano anche altri Abruzzesi perché in molti sono rimasti senza nome. All’indomani dell’Unità d’Italia, gran parte del nostro Paese scoprì l’amara realtà di uno Stato unitario che non aveva saputo tener fede alle sue promesse e, per molti dei nostri antenati abruzzesi non restò altro da fare che affidarsi al flusso migratorio e inseguire il sogno americano. Tra le tante tragedie dimenticate legate al dramma dell’emigrazione che colpì il nostro territorio proprio il naufragio dell’Utopia.

Intorno al 1915 salirono a mezzo milione gli Abruzzesi emigrati all’estero ma per troppi il sogno americano naufragò proprio come l’Utopia.

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