Il vastese penalizzato da Chiodi. La rabbia di Tagliente

Tagliente GiuseppeIl consigliere regionale del PdL, Giuseppe Tagliente, ha scritto una dura lettera di protesta al presidente della Regione, Gianni Chiodi, a proposito del fatto che la zona del vastese sarebbe stata esclusa dagli accordi con il Governo centrale in materia di infrastrutture. Nell’invitare i consiglieri regionali del vastese alla mobilitazione Tagliente scrive così : “L’enfasi con cui il presidente della Regione Gianni Chiodi ha annunciato la firma dell’Accordo Generale Quadro delle Infrastrutture tra Regione e Governo, che dovrebbe assicurare investimenti in opere pubbliche per 972 milioni di euro, mi ha sinceramente creato qualche perplessità. Soprattutto laddove “il numero uno” della Regione Abruzzo m’è sembrato esagerare nel fare riferimento ad “Investimenti finalizzati al rilancio socio economico dell’intero Sistema Abruzzo”. Da un esame analitico delle opere da realizzare, per la viabilità, le ferrovie, la rete idrica e portuale, non mi risulta infatti contemplata nessuna iniziativa per il comprensorio del Vastese e soltanto pochissime per la provincia di Chieti. Forse che, mi chiedo, questo territorio non merita di rientrare in questa programmazione definita “strategica” e non necessita di nuove e più moderne infrastrutture? Forse che esso non ha necessità e bisogno di opere pubbliche che supportino adeguatamente il più importante polo industriale della Regione mettendolo al riparo da pericoli montanti di isolamento? Aver escluso il Vastese e buona parte del Lancianese e del Chietino dall’Intesa o comunque aver creato una sperequazione evidente con altre realtà territoriali, pur comunque meritevoli degli interventi messi in cantiere, rivela la scarsa considerazione, già in precedenti occasioni da me rimarcata, da parte dell’ Esecutivo nei confronti di queste zone ma anche l’inconsapevolezza del ruolo importantissimo che esse ricoprono all’interno del sistema economico cui Chiodi si riferisce. Mi auguro sinceramente che Presidente e Giunta Regionale vogliano prendere atto di questa mia sentita doglianza ed invertire con provvedimenti concreti e concludenti l’indirizzo erroneamente stabilito. Ai colleghi consiglieri regionali del Vastese e della provincia, infine, mi permetto infine rivolgere l’appello per una vertenza sui problemi del Vastese portando in Consiglio una discussione colpevolmente tenuta nel segreto delle stanze della Giunta”.

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