video » Dragaggio: Interrogato Testa

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DRAGA PEAnche quella di oggi è una giornata di interrogatori a ritmo serrato in Procura e davanti al Gip Marco Billi a L’Aquila per gli indagati del nuovo troncone delle indagini sul dragaggio (mancato) al Porto di Pescara. Ieri è stata la volta di Bellafronte Taraborrelli, il noto professionista pescarese, consulente del responsabile unico del procedimento sull’appalto in odore di essere stato pilotato a vantaggio della Dragaggi srl. Al Gip l’ingegnere ha detto di essere estraneo alle accuse di aver organizzato un cartello nell’ambito dell’asta e di essere coinvolto nella fuga di notizie sulle offerte alle ditte concorrenti. Stamani è stata depositata la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. “Clima sereno e collaborativo. Spero e auspico di aver chiarito la mia posizione, ero presente alle attivita’ di espletamento della gara”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, all’uscita dall’aula del Gip del Tribunale dell’Aquila (quale magistrato della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila), dopo l’interrogatorio di garanzia. Testa, indagato per falso, era accompagnato dagli avvocati di fiducia Ernesto e Luca Torino Rodriguez. 
Quello sull’asta per l’appalto dei lavori, che conta complessivamente 16 indagati tra cui il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, non è l’unico dei filoni d’inchiesta sul mancato dragaggio del 2011. Ne resta aperto sicuramente un altro, quello sullo smaltimento dei fanghi, che provocò, tra gli altri effetti, il sequestro della draga il primo giorno dei lavori. In quest’altro ramo delle indagini, affidate dalla Direzione Distrettuale Antimafia al Nucleo Ecologico dei Carabinieri, risultano, tra gli indagati, anche gli imprenditori pescaresi Luca e Galileo Nicolaj, padre e figlio, apparsi nella giornata di ieri davanti ai PM. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il loro ruolo è legato al vecchio subappalto del trattamento dei fanghi, affidato alla società belga DEC, e al loro smaltimento in discarica. Dunque più che il primo, legato alle pieghe di una gara che ormai non ha avuto esito, è il secondo troncone dell’inchiesta a tenere con il fiato sospeso gli operatori portuali per le possibili conseguenze sull’attuale procedura di dragaggio. Proprio la Nicolaj sta infatti realizzando a Piano di Sacco di Città S.Angelo un contestato impianto per lo smaltimento dei fanghi da escavare nei prossimi giorni. Impianto che non sarà però sicuramente pronto prima di mesi. E allora si rafforzano molte delle incognite: dove verrano smaltiti i fanghi? Saranno davvero depositati nella vasca di colmate. E soprattutto (domanda delle domande): chi se ne assumerà la responsabilità?

IL WWF: “GLI ATTI VENGANO PUBBLICATI SUL WEB”
In relazione alla vicenda del dragaggio di Pescara il WWF, nell’esprimere preoccupazione per quanto emerge nell’inchiesta anche per i profili ambientali secondo quanto riportato oggi dalla stampa, ritiene indispensabile che siano urgentemente pubblicati sul WEB tutti i documenti relativi al dragaggio attuale. In particolare, è necessario secondo l’associazione pubblicare tutti i documenti di gara, le analisi e l’eventuale corrispondenza tra le parti intervenute (enti, ditte ecc.), ivi compresa quella relativa alla qualità dei sedimenti e ai vari trattamenti a cui devono essere assoggettati o meno e la destinazione finale degli stessi. Il WWF non comprende, ad esempio, come nello Studio preliminare ambientale del programma di Soil Washing presentato dalla SIDRA alla Regione Abruzzo per la Verifica di Assoggettabilità, attualmente nella fase di osservazioni si dichiari che l’impianto dovrà trattare con il Soil Washing un quantitativo massimo di 60.000 mc di sedimenti. La società appaltatrice risulta aver inviato il documento il giorno Mercoledì 27 Febbraio 2013 alle ore 12:06 come risulta dal sito WEB del Comitato CCR-VIA e l’avviso dell’avvio della procedura è stato pubblicato successivamente sul BURA il 6 marzo 2013. Il WWF Ricorda le parole del sottosegretario Improta proprio del 6 marzo 2013 così come riportate dalla stampa il 7 marzo 2013 «In due mesi», ha sottolineato Improta, «è stato portato a termine un piano di caratterizzazione che in genere si effettua in 12 mesi: la Sidra, tramite un laboratorio di Rimini, ha realizzato 36 carotaggi, 120 campionamenti e 10 mila analisi sul materiale da dragare. I risultati sono stati inviati stamattina (ieri per chi legge n.d.r.) e devono essere validati dall’Arta nei prossimi giorni». Sempre Improta dichiarava «Abbiamo già una data precisa», prosegue il sottosegretario, «la conferenza dei servizi ci sarà il 18 marzo, mentre il piano per il ripascimento, che dovrà essere soggetto alla Valutazione d’impatto ambientale, prevede di destinare 50mila metri cubi di sabbia a Pescara, 40mila a Ortona e 30mila a Martinsicuro. La parte restante dei materiali dragati, circa 70mila metri cubi, dovrà essere trattata dalle vasche di soil washing». In merito a queste dichiarazioni -afferma il WWF- sarebbe importante fare chiarezza su analisi, quantità e destinazioni dei materiali e programma dei lavori perché non si comprende come si sia stabilito un quantitativo da sottoporre a trattamento così basso quando le nuove analisi dovevano ancora essere consegnate, anche perché inizialmente, ci risulta che in fase di gara, sulla base delle analisi ARTA più recenti (quelle non contestate) una buona parte dei 200.000 mc di sedimenti era stata valutata come incompatibile con un ripascimento ed era stata classificata come di tipo B (da destinarsi a discarica; trattamento o cassa di colmata). Sempre il 6 marzo il presidente della Regione Chiodi dichiarava in un comunicato stampa: “La tempistica prevede che dopo la validazione dei risultati delle analisi della Sidra da parte dell’Arta, potrà esserci la convocazione della Conferenza dei servizi che dovrà autorizzare il piano di ripascimento del litorale abruzzese. Infatti, circa 130 mila metri cubi di materiale dragato di tipo A (sedimenti puliti), potrà essere destinato alla lotta contro l’erosione nei litorali di Pescara, Martinsicuro ed Ortona. Alla conferenza di servizi parteciparanno Regione, Provveditorato delle Opere Pubbliche ed i tre Comuni interessati ma il piano di ripascimento dovrà essere sottoposto a VIA (valutazione di impatto ambientale) che si dovrebbe concludere entro il 29 marzo. Il materiale restante, che poi è quello soggetto al Soil Washing, potrà essere lavorato in tempi più lunghi a causa della procedura ad evidenza pubblica che si chiuderà il prossimo 27 aprile“. Ora -rileva il WWF-, la procedura di V.I.A. dura, solo per la fase pubblica delle osservazioni, 60 giorni e, quindi, non si comprende come un piano di ripascimento solo prospettato il 6 marzo poteva concludere la fase di V.I.A. in soli 23 giorni il 29 marzo. Solo la pubblicazione dei documenti, conclude il wwf, potrà sgombrare ogni dubbio e rendere finalmente possibile l’auspicato, necessario e urgente dragaggio.

INTANTO LA CARIPE ANTICIPA LA CIG ALLA MARINERIA

“Nei prossimi giorni la Caripe anticipera’ alla marineria le ultime tre mensilita’ del 2012 relative alla cassa integrazione in deroga che non sono state ancora erogate dall’Inps”. Lo annuncia il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che stamane ha incontrato i rappresentanti della Caripe, Alberto De Amicis e Oliviero De Simone, e dell’Inps, Valentino D’Aloisio. “Ho sollecitato questo appuntamento, spiega Testa, perche’ l’Inps ha temporaneamente sospeso a livello nazionale i pagamenti relativi alla cassa integrazione in deroga per il comparto della pesca, essendo gia’ stato utilizzato tutto il plafond disponibile. Con grande senso di responsabilita’ – prosegue il presidente della Provincia – la Caripe ha comunque confermato che anticipera’ in tempi brevi le somme a quegli armatori e pescatori che non hanno ancora percepito dall’Istituto di previdenza le ultime tre mensilita’ del 2012 (ottobre – dicembre). Ora – conclude Testa – siamo in attesa del decreto ministeriale di assegnazione delle risorse per l’anno 2013 (30 milioni di euro per l’intero Paese) per il riconoscimento della cassa integrazione guadagni per questo settore, come previsto dalla legge di stabilita’. Ci sono in ogni caso delle aspettative favorevoli per continuare a sostenere la marineria anche per l’anno in corso”.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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