Incidente Brecciarola- Morto l’automobilista. La fidanzata: “voleva uccidere anche me”

Gru

brecciarolaSe risulteranno attendibili le dichiarazioni rilasciate, appena ieri pomeriggio al Pm Falasca, dalla 23 enne pescarese salvatasi per miracolo dall’incendio dell’auto del fidanzato, quello che a tutti era sembrato un gravissimo incidente stradale si trasformerà nell’ennesimo atto di violenza di un uomo verso la sua compagna: di Roberto verso la “sua” Sara “colpevole” di voler chiudere un rapporto e, davvero, solo fortunatamente scampata al tentato omicidio. La versione dei fatti di Sara, degli ultimi terribili istanti accanto a quell’uomo che aveva amato, col quale aveva tentato una convivenza ma che ora non vedeva pìù nel suo futuro, non lascia spazio a molti dubbi investigativi: l’uomo ha lanciato la macchina in corsa contro un muro volontariamente. Voleva uccidere la ragazza e, forse, morire con lei. Ora lui è deceduto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bar dove era stato ricoveratoi con l’80% del corpo gravemente ustionato, mentre lei se la caverà in 30 giorni, come dice il bollettino del Clinicizzato di Colle dell’Ara di Chieti dove è stata ricoverata subito dopo l’incidente. Non si tratterebbe, dunque, di una fatalità oppure di un incidente come i tanti costati la vita a giovani e non solo in quel ” maledetto” tratto di strada a Brecciarola: Roberto di Cecco, 38 enne musicista di Turrivalignani, non voleva accettare la fine del rapporto con Sara e per questo voleva ucciderla morendo con lei? Dettagli sconvolgenti sarebbero emersi da quanto raccontato, al pm incaricato delle indagini, dalla ragazza: visibilmente scossa, ma lucida Sara ha pianto rivivendo quegli istanti di follia di Roberto.

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