video » Incompatibilità, Piccone e Di Pangrazio salvati dal “Decreto del fare”

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picconeAvevano battibeccato fino a qualche giorno fa tra di loro. Adesso entrambi sono stati salvati dal “decreto del fare”. Parliamo del coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone (nella foto) e del Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. “Non si può fare il dirigente della Provincia e il sindaco di una città con più di 12mila abitanti”. Per questo motivo Di Pangrazio era stato costretto a presentare all’amministrazione provinciale la domanda di aspettativa. Il suo incarico nell’ente, infatti, non era compatibile con la carica di sindaco. A farlo notare, con un lungo botta e risposta, fu il primo cittadino di Celano, Filippo Piccone. Ma proprio Piccone, a sua volta aveva due incarichi, sindaco e onorevole, ritenuti dalla legge incompatibili. Alla fine i due sono stati “salvati” dal decreto del Fare che ha accordato la possibilità per Piccone, e per gli altri sindaci-parlamentari, di ricoprire il doppio incarico. Ma anche a Di Pangrazio è andata bene. In base a quanto previsto dalla norma, infatti, gli incarichi conferiti prima della data di entrata in vigore del decreto 39 non hanno effetto come causa di incompatibilità fino alla scadenza già stabilita per gli stessi. Con buona pace, per quel che riguarda Piccone anche del deputato del Movimento Cinque Stelle Gianluca Vacca che in aula a Montecitorio gli aveva rinfacciato l’incompatibilità. I due parlamentari abruzzesi sfiorarono anche lo scontro fisico.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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