Qual è la provincia italiana dove si vive meglio? Dove si corre maggiormente il rischio di subire un furto in casa? Quali pensionati ricevono l’assegno più sostanzioso? Chi divorzia di più? Dove ci sono più cinema o ristoranti? A queste domande risponde la tradizionale indagine del Sole 24 Ore sulla “Qualità della vita” che ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane. Il Rapporto pubblicato sul Sole 24 Ore di oggi e giunto quest’anno alla 25° edizione, vuole indagare attraverso dati statistici come si vive nelle 107 Province italiane. Ravenna è la provincia in cui si vive meglio, seguita da Trento e Modena. Le province abruzzesi, invece, sono nella parte medio bassa della classifica. La prima delle Abruzzesi è la provincia de L’Aquila al 70esimo posto, salendo di una posizione rispetto all’anno precedente. Segue Teramo al 72esimo, anch’essa con una posizione in più rispetto alla scorsa indagine. Perde, invece, cinque posizioni, la provincia di Chieti che scivola al 74esimo posto. Maglia nera per Pescara, all’85esimo posto, tre gradini in meno rispetto all’anno scorso. Ultima delle province italiane Agrigento, preceduta da Reggio Calabria e Foggia. 

La classifica sulla qualità della vita elaborata da Il Sole 24 ORE evidenzia che, tra le città capoluogo, è L’Aquila, nonostante il 70/o posto, la provincia abruzzese con le performance migliore. Il capoluogo di regione, con 516 punti, è salita di una posizione rispetto allo scorso anno, quando era 71/o in graduatoria. Seguono Teramo (72/a), Chieti (74/a) e Pescara (85/a). In particolare Teramo, con 508 punti, migliora di una posizione rispetto all’edizione 2013 (73/a posizione). Chieti, con 504 punti, peggiora di ben cinque posizioni rispetto al 69/o posto dello scorso anno. Pescara, 470 punti, scende di tre posizioni rispetto all’82/o posto in graduatoria del 2013. A livello nazionale la prima in classifica è Ravenna, mentre a chiudere la graduatoria è Agrigento.