Industria Abruzzo: fase di stallo

ex cofa demolizione

industriaCala la fiducia sia delle imprese che dei consumatori, cresce l’export internazionale in particolare nelle province di Teramo e L’Aquila, stabile quello nazionale, oltre cento le aziende del manifatturiero che hanno chiuso i battenti, la disoccupazione cresce dello 0,9% e se cala la Cassa Integrazione ordinaria, non c’é da rallegrarsi perchè a crescere é quella straordinaria. Complessivamente stabile la capacità produttiva delle aziende in Abruzzo, ma sempre verso il basso. Questa la fotografia, ancora troppo sbiadita, dell’industria nella nostra Regione, emersa dalla consueta indagine semestrale da luglio a dicembre 2014 di Confindustria Abruzzo, curata dal professore Luciano Fratocchi e dall’economista Pino Mauro: “Sostanzialmente ci troviamo ad una situazione di stabilità – sottolinea il neo presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone – che quanto meno segnala la fine di una crisi, ma anche la mancanza di una vera ripresa.” Settore farmaceutico a parte le aziende in Abruzzo non investono più o se lo fanno solo in minima parte, segno evidente di una scarsa fiducia nel futuro, ma anche, come sottolinea Ballone, per un contesto caratterizzato ancora da passi poco significativi verso le riforme davvero necessarie: “Le Istituzioni faticano ancora a dare risposte concrete – denuncia Ballone – ci vuole una spending review spinta, la semplificazione della burocrazia, una maggiore attenzione alle risorse europee, la liberalizzazione dei servizi pubblici e le infrastrutture.”

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