L’Abruzzo regione delle incompiute? La nuova giunta targata D’Alfonso ha detto basta alle attese. Così, opere pubbliche abbandonate da decenni al loro destino saranno realizzate nel giro di due o tre anni. E’ quanto garantito ieri, di fronte a sindaci e cittadini, dal governatore Luciano D’Alfonso e dai vertici dell’Anas, il presidente Piero Ciucci e l’amministratore delegato Alfredo Bajo, in un minitour in Abruzzo. Nell’elenco delle 37 opere prioritarie, inserito nella delibera di giunta dell’8 luglio scorso, ci sono anche la Fondovalle Val di Sangro, da cui il tour ieri è partito, e la dorsale appenninica che comprende la superstrada Amatrice – L’Aquila – Bussi, oggetto della riunione nella frazione aquilana di Onna, dove ieri pomeriggio cittadini, commercianti, proloco e associazioni locali hanno portato a casa un piccolo successo. Ossia l’approvazione, da parte di Regione e Anas, del tracciato alternativo della “Variante Sud città dell’Aquila – lotto C”: una strada di 10 chilometri di lunghezza e 50 milioni di euro di costo, progettata dall’Anas cinque anni fa, che unisce le frazioni aquilane di Bazzano e San Gregorio, con un viadotto, e il successivo tratto tra San Gregorio e San Pio delle Camere, che attraversa i centri urbani di Poggio Picenze e Barisciano. La richiesta, messa nero su bianco dai sindaci e dalle associazioni, è di spostare il tracciato della Variante Sud per impedire che divida in due, ad esempio, il Comune di Poggio Picenze, ma senza servire, incomprensibilmente, i nuclei industriali della zona e anzi danneggiando il fiume. Con sorpresa, la proposta è stata accolta, con la promessa dell’Anas di andare spediti verso l’approvazione, entro un anno, della gara d’appalto per l’inizio dei lavori.
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