Istruzione: il ministro Giannini in visita in Abruzzo

A evasori

Giannini StefaniaGiornata abruzzese per il ministro Stefania Giannini. Ad accogliere in aeroporto la titolare del dicastero dell’istruzione le senatrici Vittoria D’Incecco (Pd) e Federica Chiavaroli (Ncd) e il sindaco di S. Giovanni Teatino Luciano Marinucci, che ha ringraziato il ministro Giannini per il finanziamento pubblico di 1,35 milioni di euro ricevuto per l’adeguamento sismico del plesso scolastico di Largo Wojtyla.

“È il contesto che è diverso, è la scuola che deve adeguarsi a un mondo esterno che è molto cambiato. Per questo serve una buona scuola, aperta e capace di anticipare l’innovazione e non di seguirla”: queste le parole del ministro Stefania Giannini, a Silvi, a chi le chiedeva se gli studenti di oggi sono “più svogliati e annoiati. Il momento più piacevole è stato quando ho visto il testo di legge definitivo pronto ad entrare in Parlamento. Spero sia per voi il più bel regalo che questo Governo potesse fare”, ha continuato Stefania Giannini, rispondendo agli alunni che le chiedevano momenti più piacevoli e più difficili della sua attività. Tra i più difficili, per il ministro, quando “si deve scegliere tra due soluzioni” e non si è convinti.

“Abbiamo fatto una scelta politica decisamente innovativa che credo alla fine premierà, non tanto e solo il Governo, quanto la società civile italiana”, ha dichiarato il ministro a margine della visita all’istituto Alberghiero ‘De Cecco’, scuola in cui recentemente era crollato un pezzo di intonaco di un’aula, ferendo lievemente tre studenti. “Abbiamo tolto il discorso, la narrazione e la riflessione dei temi della scuola dalle aule e l’abbiamo portata nel Paese”. 

“Valorizzare il ruolo degli insegnanti”. E’ l’obiettivo del Governo Renzi, ribadito a Pescara dal ministro all’Istruzione Sefania Giannini la quale ha ricordato l’attenzione dedicata a questo tema fino ad oggi. In particolare il ministro ha sottolineato di aver “dedicato una parte prevalente del primo anno di lavoro a coordinare una riflessione che ha riguardato tutti i comparti della scuola con una consultazione che ha coinvolto due milioni di italiani e che ha tra i punti qualificanti la valorizzazione degli insegnanti”. Ha fatto riferimento, ad esempio, alla “card da mettersi in tasca di 500 euro per comprare libri e frequentare luoghi di cultura” e ha respinto la tesi della inadeguatezza degli stipendi degli insegnanti rispetto a quelli di altri Paesi. “Gli stipendi degli insegnanti, come quelli dei professori universitari, come quelli dei ricercatori e dei dipendenti pubblici, rientrano in uno standard nazionale che nel pubblico impiego non ha subito incremento negli ultimi 15 anni di storia. Noi ne siamo consapevoli” – ha ammesso annunciando sia questa misura che “uno stanziamento di 200 milioni dal prossimo anno per la meritrocrazia e la premialita’, oltre alla anzianita’ di servizio che comunque viene riconosciuta. Mi sembra – ha concluso – che sia un primo segnale dopo venti anni di tenebre”.

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