L’Aquila, alloggi post sisma disabitati o in sub affitto. Il Comune promette battaglia contro i furbi

corte dappello

CASEMAPProsegue nelle new town di Cese di Preturo e di Arischia l’operazione sigilli nei balconi difettosi e a rischio crollo in cinque quartieri del progetto Case, avviata ieri dal Corpo forestale dello Stato nell’ambito dell’inchiesta della Procura dell’Aquila sul crollo di un balcone in legno dal secondo al primo piano di un alloggio proprio a Cese. Un’operazione che metterà sotto sequestro 800 balconi in 500 alloggi in tutto, sui quali la Procura sta indagando. Gli agenti della Forestale stanno entrando nelle Case insieme ai tecnici del Comune bussando porta per porta. Una trentina le famiglie che saranno probabilmente evacuate a Cese di Preturo, per situazioni più pericolose di quanto si era inizialmente pensato. E nel corso del sequestro dei balconi sarebbe emersa un’altra criticità: la presenza di alloggi assegnati e non abitati, o appartamenti dati in subaffitto. Su queste situazioni il sindaco Massimo Cialente promette battaglia con provvedimenti ad hoc su cui la giunta sta lavorando proprio in queste ore, come ad esempio il pagamento di 40 euro al giorno per chi lascia disabitato un alloggio. A smentire, invece, la presenza di irregolarità, è l’assessore all’Assistenza alla popolazione, Fabio Pelini, che parla di “una notizia priva di fondamento”, sottolineando che “nessuna di queste situazioni fuori norma è finora emersa nel corso dei sequestri”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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