L’Aquila, approvato il regolamento IUC

desantislelioIl Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato il regolamento relativo all’Imposta unica comunale (Iuc), legata all’erogazione e alla fruizione dei servizi pubblici. Sono stati 18 i voti favorevoli, 8 contrari, 2 di astensione, con la maggioranza di centrosinistra che si è ritrovata rispetto alla precedente seduta in cui era venuto meno il numero legale. “Un risultato estremamente positivo – afferma l’assessore al Bilancio Lelio De Santis (nella foto ndr) – reso possibile dall’essere riusciti ad abbattere l’evasione e a recuperare oltre un milione di euro di superfici tassabili. E lo abbiamo fatto nonostante la crisi, i minori trasferimenti dallo Stato e con costi milionari che dobbiamo affrontare per la gestione degli alloggi antisismici del progetto Case”. La Iuc si compone dell’Imposta municipale propria (Imu), di natura patrimoniale, dovuta dai possessori di immobili, esclusa l’abitazione principale, e di una componente riferita ai servizi, che si articola, a sua volta, nel Tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella Tassa sui rifiuti (Tari), destinata invece a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico degli utilizzatori. Sulla base del Regolamento l’Ente comunale ha facoltà di concedere, ai contribuenti che autodichiarino la condizione di temporaneo disagio economico, la rateizzazione del pagamento delle somme. In particolare, per quanto riguarda l’Imu, la base imponibile è costituita dal valore dell’immobile. Ne sono esenti, in ogni caso, i proprietari di immobili dichiarati inagibili a seguito del sisma. Relativamente, invece, alla Tasi, il presupposto del tributo è il possesso o la detenzione, a qualunque titolo, di fabbricati. L’imposta è a carico del proprietario per il 70 per cento, mentre per il restante 30 per cento del locatario. La base imponibile, come per l’Imu, è data dal valore dell’immobile e, ove quest’ultimo non fosse iscritto al Catasto, anche in riferimento al progetto Case e ai villaggi Map, si fa riferimento alla rendita presunta. La Tari si applica invece sulla base del possesso o della detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree comunque suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il tributo è istituito per la copertura dei costi di investimento e di esercizio relativi alla gestione dei rifiuti, definiti annualmente sulla base del Piano economico finanziario degli interventi, redatto dalla società affidataria del servizio, nella fattispecie l’Asm (Aquilana società multiservizi). La tariffa è determinata, per le utenze domestiche, applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali le tariffe per unità di superficie parametrate al numero di occupanti. Sono previste riduzioni fino al 50 per cento per attività commerciali, produttive e del settore alberghiero e della ristorazione. L’assemblea ha deliberato quindi in merito all’istituzione e alla fissazione delle tariffe della Tari e della Tasi, istituendo per quest’ultima un’aliquota unica al 2 per mille, che scende all’1 per mille per i fabbricati rurali. Le due proposte deliberative hanno registrato, rispettivamente, per quanto riguarda la Tari 19 voti favorevoli, 4 contrari e 3 di astensione, mentre per quello che concerne la Tasi 18 voti favorevoli, 6 contrari e 2 di astensione.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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