Se qualche dubbio ancora aleggiava fino a oggi tra qualche rappresentante istituzionale e a volte nell’opinione pubblica, sull’autorevolezza dell’identità dell’Aquila come città capoluogo d’Abruzzo, una legge regionale adesso spazza via ogni incertezza. Si chiama “Una legge per L’Aquila Capoluogo”, ed è stata inserita nel programma del governo regionale, tra i principi ispiratori del nuovo regionalismo e della nuova programmazione europea. Viene ridefinito il ruolo della città capoluogo di regione e individuati gli strumenti per valorizzare le caratteristiche locali, dal turismo, alla tradizione, fino al patrimonio culturale e ambientale. La legge porta la firma congiunta del governatore Luciano D’Alfonso e del consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci (che l’hanno presentata questa mattina nella sede aquilana della giunta regionale) ed è frutto di una stretta collaborazione con il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. La legge ha già una copertura di un milione di euro proveniente dallo 0,5% del Bollo auto regionale (che ha un gettito di 500 milioni). Tra le priorità, c’è quella di ricomporre la dicotomia tra zone interne e costa. Un esempio è il capitolo relativo alla Perdonanza celestiniana: da evento locale diventa finalmente patrimonio di tutta la Regione.

( di Marianna Gianforte)