L’Aquila, asili nido: convenzioni solo per le strutture accreditate con la Regione

Coni milozzi

ASILO NIDODopo la sospensione dal lavoro delle educatrici dell’asilo nido privato dell’Aquila, convenzionato con il Comune , finito nei giorni scorsi nel mirino della magistratura per presunti episodi di maltrattamenti nei confronti dei bambini, arriva un atto di indirizzo con cui l’amministrazione comunale cambia il sistema delle convenzioni per le strutture private. Un atto che, ci tiene a precisare l’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di Giovambattista,” in realtà nasce ben prima che la vicenda all’interno dell’asilo nido (le cui maestre sospettate di maltrattamenti sono state sospese) emergesse, frutto di un percorso che ha l’obiettivo di aumentare la qualità del servizio pedagogico comunale. Un sistema, quello degli asili nido del Comune (tre in tutto, Ape Tau, Primo Maggio e Il Viale), di assoluta eccellenza”. Da ora in poi, dunque, in base a quanto stabilito nella delibera approvata venerdì scorso in giunta, cambiano i criteri per convenzionarsi con gli asili nido privati. Si potranno convenzionare con il Comune soltanto quelli che si saranno accreditati con la Regione. L’atto di indirizzo, inoltre, prevede la costituzione di un sistema integrato di qualità pubblico-privato per i servizi educativi alla prima infanzia. Il Comune, in sostanza, ha recepito la delibera di giunta regionale 935/2011, nella quale si autorizza alla sperimentazione di un sistema di accreditamento delle strutture per innalzare gli standard qualitativi. Da ora in poi non farà fede soltanto l’aspetto strutturale, ma soprattutto quello pedagogico e professionale. Prevista, inoltre, la presenza di un coordinatore pedagogico, mentre sarà introdotto un organismo di partecipazione. Si tratta di un comitato di gestione del quale faranno parte anche i genitori insieme al personale educativo. Per gli asili che non si convenzioneranno con il Comune, c’è una novità: entreranno comunque a fare parte della rete pubblico-privata degli asili, con l’obiettivo di mettere a punto delle buone pratiche nell’ambito educativo. Ma c’è da superare lo scoglio del rinnovo dei contratti dei 20 educatori impiegati negli asili nido. Per loro c’è pronto un emendamento all’Opcm sui dipendenti pubblici (post-sisma) da approvare in seno alla Legge di Stabilità, e che permetterebbe di prorogare i contratti almeno per il prossimo anno. A rischio, se così non fosse, non solo 20 posti di lavoro, ma la sopravvivenza del servizio pedagogico degli asili nido.

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