(di Marianna Gianforte) Assergi vuole uscire dal Parco del Gran Sasso. Eccolo il Gran Sasso maestoso, con i suoi itinerari alpinistici e i crinali conosciuti dagli sciatori di tutto il mondo. “Però qui i turisti sono banditi in nome nella tutela del fringuello alpino e di un giardino protetto”. Questa è la denuncia di operatori turistici, imprenditori, maestri di sci e anche i residenti di quelle frazioni più vicine alla montagna, che non ci stanno più a sottostare a vincoli, divieti e dinieghi del Parco Nazionale del Gran Sasso, visto sempre più come un peso che un’opportunità. Insomma, Assergi vuole uscire dal Parco del Gran Sasso. E così, mentre ieri è stata Inaugurata la nuova funivia del Montebianco, all’Aquila gli uffici tecnici dell’ente hanno, infatti, alzato un muro insormontabile nei confronti del progetto di rifacimento della seggiovia delle Fontari, consegnando una relazione tecnica alla Regione che non lascia spazio a speranze. Una seggiovia ormai vecchia e obsoleta, che il COmune vorrebbe sostituire con un imapianto moderno ed efficiente in grado di trasportare un numero maggiore di sciatori e turisti, e contrbuire così al rilancio economico dell’intero comprensorio. Al “no” dei tecnici del Parco, si oppone la risposta dei cittadini, pronti a chiedere un referendum per uscire dai confini del Parco.