L’Aquila- Bilancio in rosso, aumento Tari e…

aquila01( di Marianna Gianforte) Sarà un bilancio “lacrime e sangue” quello di previsione che il Comune dell’Aquila dovrà approvare entro il 31 marzo 2015. All’appello mancano infatti tra i 13 e i 15 milioni di euro, un buco che se non colmato rischia di bloccare le attività del Comune che da sei anni deve fare i conti con una gestione post-sisma che di fatto ha provocato la nascita di una città nella città, con tagli sempre maggiori da parte del governo: tagli che fanno il paio con l’aumento dei costi per la gestione di una città dilatata nello spazio e con mille problemi da risolvere. L’assessore al Bilancio, Lelio De Santis, è già al lavoro per cercare di trovare la somma per lo più il frutto dei mancati trasferimenti dello Stato al Comune. I governi dal 2013 ad oggi hanno via via ridotto di 10 milioni i trasferimenti del Fondo straordinario (quello che lo Stato trasferisce al Comune dell’Aquila per far fronte ai maggiori oneri legati al sisma) passato da 27,5 a 17 milioni circa. Quest’anno il taglio è stato di 7,5 milioni. Anche il fondo di solidarietà è stato tagliato di 3,5 milioni (l’anno scorso la decurtazione è ammontata a 3 milioni per un errato computo dei trasferimenti statali, che aveva incluso anche quelli per la ricostruzione e dei quali ora si attende il rimborso). Per riportare in equilibrio il bilancio – nonostante fino a oggi l’amministrazione abbia dichiarato il contrario – si dovrà anche mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando il carico fiscale.

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