L’Aquila calcio: analisi e riflessioni

L’AQUILA – Analisi e riflessioni in casa rossoblù dopo la sconfitta nell’anticipo di venerdì scorso contro il Gubbio. Analisi di natura tecnica, societaria e questioni di comportamento. Prima considerazione ed è un dato oggettivo. La squadra è al secondo posto, ad una lunghezza dal Perugia ed ha espresso un calcio propositivo andando al di la di ogni più rosea aspettativa. Detto questo, partiamo dal “caso” Infantino. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Ma c’è un buon senso che adesso deve prevalere. Infantino va recuperato perchè con i campi pesanti è una garanzia. Parola d’ordine far rientrare la ” punizione” e mettere il giocatore a disposizione di Pagliari già da Nocera. La società è stata ( e sarà ne siamo certi) il punto di forza di questo progetto, adesso più che mai deve essere compatta, rispettando i ruoli e interpretando il momento: ci sono le condizioni tecniche per puntare in alto, perchè non sfruttarle? Ad Ercole Di Nicola il compito di fare da filtro con la squadra e di individuare la strategia giusta che poi la società,dall’alto della sua maturità, deve seguire. Aspetti tecnici. Pagliari sta facendo un lavoro straordinario. Parla la classifica. Contro il Gubbio qualcosa è andato storto. Cosa? Classica giornata no? Potrebbe essere ma di certo è emersa la necessità di provare qualcosa di alternativo quando l’assetto classico ( 4 3 3 ) non riesce a sfondare. Il trequartista? Potrebbe essere ma la soluzione spetta al mister che è garanzia assoluta. Infine Roberto Di Maio. Lungi da noi pensare che questo sia il suo rendimento, giusto constatare i fatti ( 4 presenze, 8 gol subiti) altrettanto giusto chiedere una soluzione ad una situazione poco convincente. Zaffagnini-Pomante ad oggi hanno dato garanzie clamorose. Rientrerà Ingrosso, altro atleta di spessore ( impossibile non ricordare il suo finale di stagione), mentre Di Maio è arrivato per fare il leader di quel reparto. Cosa che oggi ancora non riesce. LEGA PRO SECODNA DIV

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