L’AQUILA – Altra delusione e con molta probabilità addio ai sogni di promozione diretta. Resta il traguardo dei play off, da raggiungere mantenendo il terzo posto a patto che la squadra ritrovi la sua dimensione e metta da parte giornate come quella di ieri che stanno diventando un po’ troppo ripetitive, leggi Hinterreggio e Campobasso. Partita brutta, solo qualche spunto e qualche protesta per un rigore che manca dal girone d’andata, davvero troppo poco per la qualità dell’organico. E una domanda spontanea. Perché la squadra ha offerto prestazioni più che positive, leggi Aprilia e Teramo al Fattori per poi trasformarsi in brutto anatroccolo in altre circostanze? Prestazioni talmente differenti che fanno pensare a qualcosa di non tecnico o tattico: nessuno si dimentica come si gioca al calcio nel giro di qualche giorno o nessuno diventa fenomeno quando ieri era brocco. Cosa succede? Alla società il compito di mettere chiarezza, soprattutto di prendere provvedimenti per evitare i fantasmi dello scorso anno. Ora che si è ancora in tempo ora che la classifica vede L’Aquila al terzo posto ovvero in posizione favorevole nella griglia play off.

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