L’Aquila- “Cialente contro la fusione ATER”

lirica

cialente“Esprimo la mia più totale contrarietà alla fusione di tutte le ATER in un unico momento.
Rilevo anzitutto un problema di metodo: quello di procedere senza alcun ascolto del territorio e dei sindaci; metodo sicuramente possibile ma che non mi sarei mai aspettato dalla Giunta D’Alfonso”. Così il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente in un lungo comunicato appena inviato dal suo ufficio stampa.
“In questo momento l’ATER dell’Aquila – sottolinea il primo cittadino – sta vivendo una fase particolare, unica, spero irripetibile: è chiamata a ricostruire l’intero patrimonio edilizio aquilano e del cratere andato completamente distrutto. Il tutto sta avvenendo con gravissimi ritardi per la lentezza del trasferimento delle risorse (servono 80 milioni di euro!), ed è solo grazie all’impegno del Comune dell’Aquila, che ne sta pagando le conseguenze anche in termini di giustizia contabile, che si sta facendo fronte alla drammatica richiesta di alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte delle famiglie più svantaggiate, aventi diritto o che già abitavano negli alloggi popolari andati distrutti. Inserire l’ATER dell’Aquila nel calderone di tutte le altre ATER – conclude Cialente – vorrà dire distogliere l’azienda da questo sforzo unico senza aver compreso la situazione attuale post sisma”
” Già L’Aquila ha subito delle fusioni come il caso della ASL, dove si è voluto riunire Avezzano Sulmona L’Aquila, o del consorzio industriale, unendo aziende in gravi situazioni economiche, senza alcuna considerazione del buon governo e della buona amministrazione svolta dalla classe dirigente aquilana – incalza Cialente -. Confesso di nutrire il timore se non la certezza che parte degli essenziali finanziamenti necessari a ricostruire gli alloggi distrutti dell’ATER potrebbero finire a pareggiare i disastrosi bilanci delle al-tre ATER della Regione Abruzzo!”
“Chiedo al Presidente D’Alfonso – conclude il sindaco aquilano – di evitare di arrecare un danno così grave agli utenti dell’edilizia residenziale pubblica della Provincia dell’Aquila, attualmente senza alloggi e senza previsione di rientrare in essi, e al Comune dell’Aquila, che da più di cinque anni è costretto a vicariare una responsabilità che non gli appartiene.
L’ATER dell’Aquila confluirà nell’azienda unica quando avrà concluso la ricostruzione dei suoi alloggi, quando la nuova società regionale avrà i conti in ordine, e, certamente, dopo che l’AMA sarà stata coinvolta nella fusione del trasporto pubblico locale”.

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