L’Aquila: ditta romana vince l’appalto per la mensa universitaria

A mensaFinisce la precarietà delle mense universitarie dell’Aquila gestite dall’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari e l’angoscia degli studenti rimasti l’inverno scorso per settimane senza pasti per la scadenza dell’affidamento all’azienda che si era aggiudicata il bando. “Un fatto causato dall’incapacità della politica, dal Comune alla Regione, a risolvere i problemi, e per un Consiglio di amministrazione dell’Adsu inetto” – avevano a più riprese denunciato gli studenti. I quali, per protesta, a gennaio avevano anche occupato simbolicamente la mensa universitaria della caserma Campomizzi. Finalmente da maggio la ditta romana Bioristoro, che si è aggiudicata il bando da quasi 830mila euro per l’affidamento del servizio mensa universitaria, entrerà in servizio fino al prossimo 31 dicembre. Poi si aprirà un altro capitolo. Intanto si chiude quello dei disagi, delle proteste, delle denunce degli studenti nei confronti della Regione che, dopo la scadenza dell’affidamento alla ditta che si occupava del servizio, aveva stipulato delle convenzioni con un paio di ristoranti della città. Poi la convenzione temporanea con la ditta Vivenda alla quale è stato appaltato il servizio in cottimo fiduciario per 200 mila euro, infine il completamento del bando e l’arrivo della ditta Bioristoro, che lo ha vinto spuntandola su 18 le aziende partecipanti alla gara europea. La ditta romana ha applicato il prezzo più basso di 4 euro e 39 centesimi a pasto. Ora gli studenti sono preoccupati per la possibile interruzione del servizio nel passaggio da una ditta all’altra, eventualità che per la direttrice dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari, Giulia Marchetti, non si verificherà.

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